Acerra, il discorso di chiusura campagna elettorale di Raffaele Lettieri

Vi ringrazio per il consenso che avete voluto attribuirmi, permettendomi di affrontare questo ballottaggio con lo slancio dei vincenti, con quei 1600 voti in più del mio antagonista.

Io mi sono imposto da subito di tenere i toni bassi, e devo dire senza particolari sforzi perché sono un uomo mite, non è mia abitudine fare la voce grossa, vestirmi di un ruolo, indossare una giacca per fare valere chissà quale potere o, peggio, intimidendo i miei interlocutori.

Io sono un uomo semplice, lavoro da quando ero ragazzino. L’ho sempre fatto con orgoglio, senza vergognarmi mai di nulla. Eppure non è bastato per evitare al mio antagonista una continua aggressione, di spargere veleni e fantasie di ogni genere. Ho replicato sempre con ironia ma c’è una cosa che non posso tollerare: le offese a voi, a tutti voi, quando vi ha definito popolino, povera gente che io abbindolerei con promesse di ogni genere. Vergogna. 

E poi ieri il mio antagonista ha superato se stesso. Ha esortato i suoi ad andare con le mazze nei seggi elettorali. E lo ha detto in presenza dell’ex ministro della Giustizia Nitto Palma e del presidente Caldoro e nessuno che abbia preso le distanze, che si sia dissociato. Vergogna.

Ma io alle minacce rispondo con orgoglio, dignità e da uomo delle istituzioni. Stamattina ho inviato, infatti, un telegramma al prefetto. Capisco che sia nervoso perché deve rincorrerci, perché sente il peso della sconfitta, che sta arrivando! Perché sa bene che la gente lo conosce, sa che da anni ha abbandonato Acerra per fare politica a Maddaloni dove ha fatto anche il consigliere comunale, di opposizione, naturalmente, perché ha perso anche lì, ma non si permetta di offendere gli acerrani, non lo faccia mai più. Non permetteremo più che questa città e la sua gente venga offesa da chi qui torna solo per raccattare un po’ di voti ed inseguire la propria bramosia di conquistare il potere.

E poi il mio antagonista la smetta di speculare sul dramma lavoro. Lo ha fatto sulla vicenda Simmi, garantendo commesse che poi grazie ad un intervento dell’assessore Nappi che si è trovato costretto a smentire, perché la Regione non ha alcuna competenza nel sollecitare commesse all’Ansaldo, vorrebbe farlo adesso con i lavoratori del Consorzio Unico di Bacino. I lavoratori del Consorzio fanno bene a preoccuparsi per la confusione di norme che c’è. Ma non credano a false promesse. La situazione è questa: la Regione prorogherà fino al 2015 la creazione dell’Ambito territorio ottimale coincidente con la Provincia per salvare i livelli occupazionale. Quindi la proroga ci sarà perché è già stato deciso e non certo per l’intervento del mio avversario. Voglio concludere questa campagna elettorale così come l’ho iniziata, parlando di programmi, di ciò che faremo per ridare un futuro alla nostra città ed una speranza ai nostri giovani, alle donne, agli uomini, alle famiglie, ai nostri anziani. A tutti gli acerrani.

Comincerò subito nominando una Giunta costituita dalle migliori risorse umane e professionali possibili perché Acerra e gli acerrani meritano il meglio.

Poi nella prima seduta di Giunta approveremo una delibera di indirizzo per affrontare le emergenze immediate: scuola con il primo circolo didattico, l’insediamento dell’osservatorio ambientale indipendente per il termovalorizzatore perché la salute delle nostre famiglie viene prima di tutto, la Tav perché la Regione revochi la delibera voluto dall’assessore del Pdl Vetrella, sponsor del mio avversario, con la quale Acerra verrebbe spezzata in due per il passaggio dei treni veloci. Noi abbiamo già deciso diversamente con la variante a sud ed Acerra merita rispetto. Ci sarà il nostro massimo interessamento per il lavoro: perché sappiamo bene che il primo bisogno che hanno Acerra ed i suoi cittadini è creare lavoro. Aiuta in questa direzione l’approvazione da parte del commissario prefettizio del nuovo strumento urbanistico del Puc. Vanno potenziati i servizi di occupabilità femminile, per fornire alle donne gli strumenti per un inserimento o un reinserimento nel mercato del lavoro. Si possono prevedere incentivi alle donne per la creazione di nuove imprese, incentivi alle imprese che attivano rapporti consulenziali in favore di professioniste acerrane, incentivi alle donne per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Il Comune promuoverà, in particolari settori, la nascita di cooperative sociali anche al fine di superare la precarietà del restante bacino dei lavoratori socialmente utili. Tali cooperative potranno operare nei settori della manutenzione urbana e di alcuni interventi in campo assistenziale. Altro impegno centrale è la valorizzazione delle risorse ed in particolare dei giovani professionisti locali. Occorre agevolare l’impegno professionale dei giovani iscritti agli Albi con la formazione di Albi di settore, cui attingere con criteri trasparenti e di rotazione. Fondamentale è poi stimolare l’esperienza positiva dei tirocini formativi nelle aziende.

Ci dedicheremo ad un’altra questione: il balzello iniquo pagato dai cittadini al Consorzio Volturno, uno di quei tributi ai quali facciamo riferimento quando nel nostro programma abbiamo parlato di sistema tributario da portare ad una propria equità. Nomineremo un legale, magari anche lo stesso degli altri Comuni che hanno trovato una soluzione al problema, per avviare un’azione di contrasto perché almeno la parte urbanizzata venga sollevata dal tributo che ancora viene versato al Consorzio Volturno. Va poi rivista la Tarsu che potrà essere abbassata solo realizzando il sito di compostaggio in modo da ridurre i costi per il trasferimento dei rifiuti. I fondi derivanti dal ristoro ambientale vanno poi innanzitutto spesi per la salvaguarda della nostra salute. Il resto viene dopo.

E poi, sempre nella prima delibera di Giunta chiederemo ufficialmente che tornino ad Acerra gli oltre 2000 reperti archeologici recuperati sul nostro territorio, perché questo rappresenterebbe la vera svolta nel campo culturale, tenendo sempre ben presente l’obiettivo di coniugare la qualità della proposta culturale con l’esigenza di inserire Acerra nei circuiti virtuosi della cosiddetta “economia della cultura”. Tra gli atti da adottare con urgenza, prevediamo di sottoscrivere subito un protocollo di intesa col Ministero della Sanità ed i laboratori accreditati perché si faccia una verifica dei parametri ambientali sui nostri prodotti agricoli. Solo così potremmo puntare alla certificazione del nostro patrimonio agricolo per una competitiva commercializzazione dei prodotti. Sul commercio ci attiveremo immediatamente non solo incontrando le organizzazioni di categoria ma soprattutto attivando uno sportello per i singoli esercenti, che magari non si riconoscono in queste organizzazioni, per ascoltare i loro problemi e programmare una serie di iniziative per rilanciare il commercio, perché amici miei, dobbiamo anche imparare, a comprare, a spendere ad Acerra. Perché dobbiamo essere innanzitutto noi che viviamo ad Acerra a dare un aiuto al nostro commercio.

Abbiamo deciso infine di contrastare, in maniera forte, l’usura, una nuova forma di disagio sociale, attivando lo Sportello anti-usura al quale può rivolgersi chi si trova in un momento di difficoltà. Nel bilancio comunale inseriremo una specifica voce per un fondo antiusura e nella prima seduta di Giunta, nella delibera di indirizzo, verrà affidata al dirigente dell’ufficio competente l’individuazione dei fondi da inserire nel prossimo bilancio per la costituzione di uno sportello comunale per accogliere le istanze dei cittadini ed avviare le procedure per un progetto di aiuto finanziario. In questo modo creeremo un nuovo avamposto per contrastare questo preoccupante fenomeno: l’usura che s’insinua nel passaparola del marciapiede, tra le fessure di porte socchiuse. Scivola tra le pieghe della paura e dell’ansia ed ha conseguenze altrettanto spaventose dell’usura nascosta nelle cifre a più zeri. Come si combatte? Rafforzando la fiducia nelle istituzioni, l’idea di comunità, il sentirsi uniti: mai soli, mai abbandonati.

Si governa così.

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