“L’associazione antiracket ercolanese rappresenta una calamita di legalità per l’intero hinterland vesuviano”: esordisce così a Ercolano la presidentessa del movimento volontario Raffaella Ottaviano commentando la cittadinanza onoraria ricevuta in assise locale a testimonianza indelebile dell’azione svolta sul territorio in difesa dei commercianti e degli imprenditori vessati dal pizzo. “Il numero di denunce presentate dalle vittime delle estorsioni alle autorità giudiziarie e le richieste di assistenza pervenute anche da paesi limitrofi – ha precisato Ottaviano – concretizzano il fine altissimo di un gruppo di onesti contribuenti che non si è arreso alla malavita e alla violenza psicologica di aguzzini senza scrupoli. La cittadinanza onoraria sancisce un legame indissolubile tra l’amministrazione comunale e l’associazione antiracket tutta : grazie all’assistenza quotidiana delle forze di polizia e in particolar modo dell’arma dei Carabinieri siamo riusciti ad imprimere un colpo mortale alla malavita indigena tutelando di conseguenza i sacro santi diritti di chi ha avuto il coraggio di rimanere e investire a Ercolano in tempi difficili. Ma la sola repressione non basta a risollevare l’economia e l’immagine di una terra vulcanica dai natali celebri : occorre adesso che gli imprenditori ercolanesi e non tornino a investire sul territorio creando occupazione e possibilità di sistemazione per tanti giovani stanchi di cercare altrove quel minimo di benessere che gli amati luoghi natii non sono stati in grado di garantirgli nel tempo”. Personaggio noto e stimato Ottaviano incarna la voglia di “fare” di tanti ercolanesi per decenni anestetizzati dall’omertà scaturita dalla logica del terrore messa in atto dai clan malavitosi estremamente violenti nelle modalità comportamentali. Pochi anni addietro infatti il numero di morti ammazzati registrati a Ercolano era da bollettino di guerra e passeggiare per le principali arterie cittadine costituiva un rischio concreto per i cittadini che quotidianamente assistevano allo scorrazzare di auto blindate guidate da noti pregiudicati spesso armati. Oggi grazie al coraggio di commercianti come Raffaella Ottaviano le cose sono cambiate : potrebbe essere questo il momento per tornare a muovere economica a Ercolano e rilanciare la credibilità produttiva di una delle aree più rappresentative all’ombra del Vesuvio.
Alfonso Maria Liguori