Cercola, il sindaco Tammaro: “Non mi ricandiderò”

Nonostante l’estate ormai pienamente presente nelle nostre giornate a Cercola l’aria resta plumbea. Ed il nuvolo non riguardo solo le ormai consolidate, fisiologiche e più che note posizioni contrapposte tra amministrazione di centrodestra ed opposizione di centrosinistra, ma i temporali e le precipitazioni sparse sembrano addensarsi anche all’interno dei due blocchi.

Da una parte il Pd ancora spaccato sul nome del futuro candidato sindaco, dall’altra, ed è storia di questa settimana, la posizione di una parte del PdL cercolese, ancora una volta scontento e recalcitrante su una presunta gestione personalistica della cosa pubblica da parte del primo cittadino, Pasquale Tammaro.

Intanto la giunta da qualche giorno ha adottato il bilancio di previsione e si appresta, entro fine mese, a portarlo in consiglio comunale. Ma è proprio a questo punto che si palesano le polemiche e le critiche delle quali si fa portavoce  il capogruppo PdL, Orazio Pandolfi. Decisioni non condivise e poco coinvolgimento dei consiglieri di maggioranza e del partito nelle decisioni amministrative. Queste le critiche, nemmono tanto originali dato che sono le stesse mosse già qualche anno fa, a Tannaro, reo di voler decidere in prima persona alzando la voce e facendo della prevaricazione un metodo amministrativo.

Ovviamente per nulla contento di quanto sta circolando in città proprio il sindaco che carte alla mano prova a sconfessare quanti provano ad attaccarlo.

«Da parte mia voglio prima verificare la fondatezza di quanto riportato da certi organi di stampa, ma voglio ricordare, comunque, al capogruppo Pandolfi, ad Esposito e a tutto il gruppo che rappresentano che per quel che riguarda il bilancio, in fase di stesura, abbiamo loro sottoposto due tipi di bilancio possibile, ma non abbiamo ricevuto indicazioni, ne critiche. La richiesta di partecipazione prevede una assunzione di responsabilità che in questo caso è venuta meno.

Del resto – ha aggiunto Tammaro – se le dichiarazioni riportate sulla stampa saranno confermate, mi dispiace per chi le ha fatte, ma sono altamente squalificanti, in quanto implicitamente confermano la pochezza di chi le ha fatte. In esse c’è l’ammissione di essere stati dei burattini sino ad oggi e che solo in vista di una nuova tornata elettorale queste marionette starebbe provando a dare una immagine di sé paragonabile a quella di uomini».

Del resto Tammaro richiama l’attenzione a quanto successo già qualche anno fa, quando a seguito di simili accuse e per dare maggiore possibilità di partecipazione ogni assessore fu affiancato da due consiglieri che avrebbero dovuto coadiuvare l’amministratore nel massimo adempimento dell’incarico.

«La verità è che nessuno di quelli che si lamentano a mai partecipato e che vengono in comune solo per fatti particolari o per chiedere qualcosa. E allora se l’obiettivo è quello di destabilizzare l’amministrazione è tutto molto più semplice – ha continuato il sindaco – mettano una firma ed andiamo tutti a casa».

Tammaro ha anche affermato di sentirsi offeso e dileggiato da tanto tempo e non ho mai sentito una parole del Partito in mio favore. Continua a parlare di una macchina comunale che gli rema contro e si rammarica ancora una volta di aver puntato su alcuni uomini che lo hanno abbandonato nel bel mezzo del progetto che ha provato a realizzare per Cercola e conclude: «Al 99% non mi ricandiderò. Ho dato troppo del mio tempo. Sarò sempre grato ai miei concittadini per avermi dato l’onore di poter amministrare la mia città, ma mi sono reso conto che la mia elezione è stata destabilizzante per un sistema di potere che si era radicato. Oggi mi sembra che si stia provando una sorta di “restaurazione”, cosa che intendo combattere con tutte le mie forze. Sono convito che bisogna fare largo ai giovani, a quelli veri e non a quanti oggi abbracciano i nuovi movimenti per rifarsi una verginità. C’è bisogno di uomini nuovi che possano dedicare tutto il loro tempo alla città».

Gennaro Cirillo

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