Castellammare, trasferimento di pneumologia: lavori fantasma al “San Leonardo”

Lavori fantasma al quinto piano dell’ospedale San Leonardo di Castellammare. Con la delibera 736, datata 11 giugno 2011, la direzione generale dell’Asl Na 3 Sud predisponeva il trasferimento temporaneo dell’unità operativa di pneumologia dell’ospedale “cav. Apicella” di Pollena Trocchia al nosocomio stabiese. Il trasferimento del reparto è conseguenza del riassetto e della riorganizzazione aziendale che fa riferimento al piano di Rientro dell’Asl. Il ‘trasloco’ del reparto di pneumologia al “San Leonardo” però fu presto messo in stand-by da una disposizione del direttore all’assistenza sanitaria Franklin Picker che imponeva l’attesa del “completamento dei lavori”. Purtroppo di questi lavori non è mai stato stabilito né un inizio né una fine e tantomeno l’entità. A chiedere insistentemente spiegazioni al direttore generale dell’Asl, Maurizio D’Amora, è stato il consigliere comunale di ‘Insieme per Castellammare’ Michele Costagliola, nonché rappresentante sindacale del Nursing up. Le missive di Costagliola hanno sempre ricevuto risposte evasive ma il consigliere ieri ha protocollato una nuova nota chiedendo perché “non sono stati rispettati i tempi della delibera ovvero novanta giorni di tempo” e come mai nulla si sia mosso nonostante “il carattere di priorità di programmazione del 2012”. La vicenda assume connotati paradossali se si pensa che il presidio ospedaliero di Gragnano, che fa parte degli ospedali riuniti di Castellammare,  ha a disposizione un intero reparto con tanto di posti letto per ospitare l’unità operativa di pneumologia nel frattempo che i lavori al “San Leonardo” terminino, qualora fossero mai iniziati. Quello della delibera numero 736 è uno dei tanti problemi che verranno affrontati oggi a Palazzo Farnese in commissione Igiene e Sanità. E’ atteso anche l’intervento del direttore dell’ospedale del viale Europa, Antonio Improta. Sul tavolo della discussione i temi caldi della carenza del personale e della scarsa sicurezza per vigilantes ed operatori.

Raffaele Cava

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