Forse ancora non riesce ancora a metabolizzare il fatto che il consiglio comunale, eletto nella primavera del 2010, lo abbia sfiduciato sul bilancio di previsione, unico atto politico che produce un’amministrazione comunale con quindici voti contro quattordici, ed in tal modo lo ha “letteralmente mandato a casa”. Parlo chiaramente dell’ex sindaco di Castellammare di Stabia il quale, alla ricerca perenne di una decente vetrina espositiva, tenta di spargere fango e veleni su chiunque pur di far parlare di sé sparlando degli altri. Dopo aver tentato di infangare, arrampicandosi sugli specchi, i sei coraggiosi consiglieri comunali che per salvaguardare il bene comune lo hanno sfiduciato; provando ad immelmare, disonorandoli, i lavoratori di multiservizi, adesso ha puntato il suo cannone spargifango sul Comandante dei Vigili Urbani e finanche sulle Fiamme Gialle, accusando addirittura, due valenti corpi delle Istituzioni, di aver abbassato la guardia da quando egli non svolge più la funzione di primo cittadino stabiese. Dichiarazioni al limite del delirio politico e personale, affermazioni che la dicono tutta sul personaggio sempre in cerca di gratuita pubblicità pur di apparire. Ma il Pdl locale, o quel poco che ne resta, non riesce proprio a tenergli testa per evitare che con queste uscite possa, definitivamente, affossare l’ormai flebile gradimento per questo partito che nella nostra città è giunto ormai ad un punto mai toccato prima? Come mai non ha attaccato il commissario prefettizio? Basterebbe molto poco, del resto se ha intenzione di continuare a fare il magistrato faccia pure, la politica è cosa diversa, come pure è diverso amministrare una città. Questo si fa nell’interesse, ed a salvaguardia, del bene comune non certamente, come è emerso nei mille giorni della sua gestione, organizzando una ordinaria distribuzione del bene comune attraverso prebende preziose e costose per comparielli ed amici. Carlo Carrillo – dirigente Pdl stabiese
