Pompei, arriva la Tares: nuova tassa sui rifiuti

a-rifiuti MUnicipio-2

 

 

 

 

 

 

Prevista per aprile 2013 la nuova tassa sullo smaltimento dei rifiuti. Si chiama Tares e farà tremare le tasche dei cittadini di tutti i comuni d’Italia. La nuova imposta rientra appieno nelle diverse stangate previste per il nuovo anno, che andranno a gravare sul bilancio delle famiglie, già fortemente compromesso dalla crisi economica. In sostanza, a partire dal prossimo aprile, si registrerà un aumento sull’imposta dei rifiuti: lo scatto dovrebbe attestarsi attorno ai 30-40 centesimi per ogni metro quadrato dell’abitazione. Si tratta di una nuova tassa sulla casa abitata dai cittadini residenti nel comune d’appartenenza. Le entrate ricavate dall’introduzione dell’imposta, saranno incassate dai comuni come indennizzo per i numerosi tagli effettuati alla spesa pubblica. Come dire che se i comuni ricevono meno soldi dallo stato, ci pensa la Tares a rimpinguarne le casse. La situazione diventerà ancora più critica per tutti quei comuni per i quali, la raccolta differenziata, in termini di efficienza del servizio, si è attestata al di sotto del 65% per l’anno 2012. E’ questo il caso della cittadina mariana dove la raccolta si è collocata ben al di sotto del valore indicato dal decreto Ronchi. Per situazioni simili, e quindi anche per Pompei, saranno previsti ulteriori rincari, che sono conseguenza di un servizio che non ha saputo essere efficiente nel processo di differenziazione dei rifiuti. Gli ulteriori aumenti della Tares per i comuni non virtuosi, scatteranno a causa delle penalità che le aziende dei rifiuti pagano quando sversano l’immondizia indifferenziata in discarica. Quindi per i cittadini di Pompei al rincaro ordinario si sommerà quello straordinario, conseguenza diretta di un sistema deficitario. Ovviamente, l’aumento nel suo complesso, sarà pagato dai cittadini che vedranno destinarsi bollette ancor più care. Da anni, ormai, il problema della raccolta differenziata dei rifiuti sembra essere diventato un’emergenza per molti comuni. Solo pochi di essi riescono a raggiungere un risultato, in termini di efficienza, che s’attesta attorno al 65% come previsto dalla legge. Allo stato delle cose la Tares appare l’ennesima trovata per garantire nuovo gettito fiscale ai comuni d’Italia. Con la legge di stabilità, infatti, numerosi sono stati i tagli alla spesa pubblica e sembra essersi diffusa una prassi precisa: il disavanzo dello Stato viene coperto da nuove tasse comunali. E al di là dei colori politici, delle idee e delle opinioni, a farne le spese, come sempre, sono i contribuenti, vittime di una pressione fiscale che è fra le più alte d’Europa.

Marianna Di Paolo

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano