Catastrofe con conseguenze epocali. In Campania l’inquinamento ha prodotto «danni incalcolabili, che graveranno sulle generazioni future». Lo dice la relazione sugli illeciti connessi ai rifiuti della Campania approvata all’unanimità dalla Commissione parlamentare d’inchiesta.Nelle conclusioni della relazione, si afferma che ”il danno ambientale che si e’ consumato e’ destinato, purtroppo, a produrre i suoi effetti in forma amplificata e progressiva nei prossimi anni con un picco che si raggiungera’, secondo quanto riferito alla Commissione, fra una cinquantina d’anni. Questo dato puo’ ritenersi la giusta e drammatica sintesi della situazione campana”.“Purtroppo – commenta il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli – non sono notizie nuove o eclatanti. La vera svolta sarebbe conoscere in che modo lo Stato deciderà di intervenire per fermare il massacro sistematico e inarrestabile del nostro territorio.
A nostro avviso il simbolo massimo del degrado sociale e criminale è l’ inceneritore della criminalità situato nei pressi degli stabilimenti della Montefibre e le 3 torri del mega-termovalorizzatore della A2A. Qui tra le campagne è stato scaricato e bruciato di tutto senza alcun controllo. Lo spettacolo è raccapricciante e ci sono resti di roghi tossici dovunque. Questa zona è stata ridotta di fatto ad un vero e proprio “inceneritore della camorra” che lavora anche di più di quello ufficiale della A2A massacrando i territori e avvelenando le popolazioni”.









