Infuriano le polemiche tra i residenti alla vigilia del varo a Ercolano del servizio di sosta a pagamento : “ Ci chiediamo se sia logico – hanno precisato i cittadini – che i pochi operatori della Polizia Locale già decimati nel già esiguo organico da infortuni e cause di servizio debbano svolgere anche mansioni di “ausiliari del traffico”. Invece di potenziare la sicurezza in città con questa brillante mossa l’amministrazione comunale ha di fatto allontanato caschi bianchi dal regolare controllo dell’ordine in paese. Eppure sino a pochi mesi fa non si contavano le conferenze e i meeting che inneggiavano al potenziamento dei sistemi di controllo all’interno del perimetro urbano. Evidentemente è tale la necessità di arginare le casse comunali che non si è pensato prima di affidare il servizio di controllo della sosta a pagamento ad ausiliari del traffico o peggio dal palazzo di città memori del disastro ottenuto dalla concessione precedente del servizio a società ancora morose nei confronti del municipio si è preferito non rischiare l’ennesimo flop agli occhi dell’elettorato ”. Non sono poi tanto lontani i tempi in cui un fantomatico sorteggio occupò giovani ercolanesi quali ausiliari del traffico : gli stessi operatori che poi furono sistematicamente non pagati e poi licenziati per la mala fede e l’incapacità di chi all’epoca si aggiudicò l’appalto. Come sempre a pagarne le spese sono sempre gli onesti contribuenti. “ Vigileremo con grande attenzione – ha concluso l’esponente del PDL Aniello De Rosa – su una questione che non convince l’opinione pubblica. Sicuramente avremo modo di affrontare la questione con i dirigenti comunali preposti e con il comandante della polizia locale Francesco Zenti : non si può ulteriormente indebolire il corpo dei vigili urbani impiegando gli operatori in compiti sulla carta destinati a ben altre figure lavorative. Il popolo ercolanese sappia che ci adopereremo perché nulla sia lasciato al caso : è un impegno che assumiamo nei confronti di chi è fiero da sempre di professarsi “ercolanese”.Alfonso Maria Liguori









