Un giovane su 5 fa regolarmente uso di droghe . La cannabis è la preferita, ma l’eroina avanza nei consumi. Lo dice uno studio del Cnr. Lo confermano allarmanti indicatori sociali. Alienazione, conflitti, e violenze crescono a dismisura. Una desolante notizia.

Intanto, Papa Francesco, nei giorni scorsi, parlando a migliaia di giovani li ha invitati a “sognare in grande”. Lo ha detto con una forza straordinaria. Con l’energia di chi comunica amplificando la propria voce con il megafono dell’autentica vicinanza. Con il tono di chi ti far sentire importante perché ti ama e non per finta. Con il tono di chi non ti tradisce, ma condivide e ti accompagna. «Cari giovani, non sotterrate i talenti, i doni che Dio vi ha dato!», ha spiegato Papa Francesco. Il ricordo è andato alla forza dirompente della celebre frase, “Siate affamati, siate folli”, pronunciata da Steve Jobs, il padre della Apple, uno dei padri della rivoluzione digitale, in un celebre discorso ai giovani laureandi dell’università di Stanford.

Riferimenti forti e irrinunciabili, che sbocciano in un epoca caratterizzata dalla consapevolezza che la politica ha spezzato le ali al futuro di alcune generazioni e reso invivibile il presente di una moltitudine di umanità. L’invito ad investire sui talenti per metterli al servizio di una grande rivoluzione, pacifica ma radicale, ha fatto di Papa Francesco la “luce” per tanti che vedono buio sia l’oggi che il domani.

Mentre la casta dei partiti “inciucia”, lasciando scontenti i popoli degli “inciucianti”, il Papa ha invitato tutti «in questo tempo di crisi a non chiudersi in se stessi, ma aprirsi, essere solidali, essere attenti all’altro».

La carica rivoluzionaria di Papa Francesco è esplosa quando, rivolgendosi personalmente alle migliaia di ragazzi riuniti a Roma, ha chiesto: «Avete pensato ai talenti che Dio vi ha dato? Avete pensato a come potete metterli a servizio degli altri? Non sotterrate i talenti! Scommettete su ideali grandi, quegli ideali che allargano il cuore, quegli ideali di servizio che renderanno fecondi i vostri talenti». La forza dirompente del Papa argentino è esplosa quando ha scandito: «La vita non ci è data perché la conserviamo gelosamente per noi stessi, ma ci è data perché la doniamo. Cari giovani, abbiate un animo grande! Non abbiate paura di sognare cose grandi!».

Lo avranno capito anche nei “palazzi” della politica e nei laboratori degli “inciuci”, che il mondo inizia a girare nella direzione indicata da Papa Francesco?

Antonio Irlando

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