Processione del Santo Patrono: al cambio di percorso del corteo di maggio deciso dall’Arcidiocesi, i residenti del centro antico e i lavoratori di Fincantieri hanno risposto con una celebrazione “alternativa”. Ieri mattina, infatti, una piccola statua di San Catello è stata posizionata all’entrata dello stabilimento di via Duilio: attorno ad essa cittadini ed operai si sono riuniti in preghiera. “Ci sentiamo sempre più invisibili – ha dichiarato una donna – e la decisione di modificare le celebrazioni non ci aiuta. Il passaggio del Santo regalava un momento di gioia al nostro quartiere e ci hanno tolto anche questo. Così abbiamo portato noi San Catello al cantiere che dava lavoro e dignità ai nostri figli”. “Non è mai successo che la processione di San Catello non toccasse lo stabilimento e non doveva accadere nemmeno questa volta. Questo atteggiamento di chiusura, – ha detto Giuseppe Giovedì del coordinamento nazionale Ugl – soprattutto in un periodo storico così difficile come quello che viviamo, è inopportuno”. “Non condividiamo la scelta della diocesi – ha detto Luigi Scarica, rappresentante sindacale Failms – Si poteva scegliere l’iter della processione con i sindacati. Giovanni Paolo II nel ’92 entrò nello stabilimento nel giorno della festa del papà, oggi nel giorno in cui si festeggiano tutte le mamme abbiamo voluto portare la statua di San Catello nel cantiere. Così facendo la Chiesa sta lanciando lo stesso messaggio dato dalla politica negli ultimi anni che ha falcidiato Fincantieri”. La decisione del vescovo monsignor Francesco Alfano era stata motivata con il voler coinvolgere tutta la città nelle celebrazioni. Il cambio di orario e di percorso, però, ha finito col dividere la città, nonostante la precisazione del fatto che la processione di gennaio rispetterà la tradizione, alternandosi con le celebrazioni della seconda domenica di maggio. “L’impegno domenicale delle parrocchie è ben noto – aveva detto Alfano – ed effettuando la processione nelle ore serali c’è la possibilità di avere una maggiore partecipazione di tutti toccando anche zone diverse della città”. Migliaia di fedeli ieri pomeriggio hanno comunque affollato le strade del nuovo percorso, con la statua che è stata portata in via Sarnelli, piazza Principe Umberto, via Santa Maria dell’Orto, via Fusco, via Roma, piazza Spartaco, via Rispoli, corso Vittorio Emanuele, piazza Principe Umberto, via Mazzini, per poi fare ritorno in Cattedrale. La processione è dunque tornata a far discutere dopo essere salita alla ribalta delle cronache negli ultimi anni, con l’ex sindaco Luigi Bobbio che denunciò il presunto inchino della statua ad un vecchio boss del centro antico abbandonando la processione. Il caso è stato incluso anche nella relazione semestrale della Dia, per la quale esisteva una vera e propria “strumentalizzazione della criminalità nei riguardi della festa religiosa di San Catello. Tale ricorrenza aveva assunto per la camorra un valore simbolico e un’occasione per ostentare il proprio predominio”.