Ercolano, suicidio Formicola: ci sarà un atto di maturità nei confronti dei cittadini?

ercolano municipio_Public_Notizie_270_500_3All’indomani della sciagura  che a Ercolano ha visto la tragica scomparsa di Antonio Formicola, fioraio esasperato da problemi legati all’attività commerciale con il Comune, la comunità si interroga sulle reali cause che hanno spinto un onesto lavoratore ha togliersi la vita lanciandosi nel vuoto dopo essersi cosparso di benzina dalla stanza del sindaco Vincenzo Strazzullo all’interno del palazzo di città. “ Antonio era un amico e una persona per bene – ha commentato Strazzullo- e non comprendiamo le motivazioni di un gesto così estremo. Saremo vicini ai familiari in un momento di grande dolore per l’amministrazione comunale”. Parole di conforto che tuttavia non convincono l’opinione pubblica : sono anni , è doveroso sottolinearlo, che dalle pagine de Il Gazzettino Vesuviano  evidenziamo carenze, disservizi e palesi contraddizioni di una macchina comunale così statica nell’espletare processi burocratici da portare un onesto contribuente al suicidio . Eppure nello stesso periodo amministratori, assessori e consiglieri in buona parte hanno al contrario minimizzato le problematiche indigene quasi dipingendo Ercolano come cittadina vesuviana modello. Ma si sa : solo chi calpesta quotidianamente il suolo “ercolanese” calandosi nell’humus locale può cogliere dissapori e calamità sociali non visibili invece a chi arroccato nell’aula consiliare o nel proprio studio si allontana di fatto dal vissuto delle persone che pubblicamente rappresenta. Ora ci si augura che la fine di Antonio Formicola non venga strumentalizzata ad arte, che chi ha sbagliato paghi e che si offra massima collaborazione alla DIA  ( direzione investigativa antimafia) che già indaga sull’accaduto. Almeno dinanzi all’estremo gesto di un uomo buono esasperato dagli eventi chi amministra Ercolano compia  atto di maturità sociale e morale nei confronti di cittadini ormai rassegnati a vivere in una realtà agonizzante sotto il profilo sia civile che produttivo.

Alfonso Maria Liguori

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Alfonso Maria Liguori
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.