Ercolano shock, titolo venduto al Giugliano

ercolaneseA volte verrebbe voglia di lasciare il foglio in bianco, perché in fondo le parole non sempre riescono ad esprimere ciò che si prova. L’alba di questa estate un po’ tardiva doveva portare in dote, all’ombra del Vesuvio, tante speranze ed attesi colpi mercato per la stagione che sarebbe stata e che invece non sarà più. L’ormai ex presidente granata, Ignazio Simeoli, ha ceduto il titolo sportivo al Giugliano, squadra che era appena retrocessa in prima categoria. La decisione, presa a malincuore dall’imprenditore del caffè, è giunta dopo alcune settimane di attesa e di colloqui col comune locale. Il numero uno ercolanese aveva chiesto all’amministrazione cittadina, già durante le fasi finali del campionato, garanzie circa la possibilità di avere maggiore spazio in termini di orari per lo sfruttamento dell’impianto sportivo locale, il Raffaele Solaro. Il comune, però, stando alle spiegazione di Simeoli, sarebbe venuto meno alle promesse fatte:« Ad Ercolano è molto difficile poter lavorare bene. Purtroppo senza il sostegno e l’appoggio delle componenti politiche risulta arduo poter mettere in piedi un progetto serio. Adesso sono rimaste solo le scuole calcio ed il sindaco a fare calcio. Io sono il primo ad essere deluso da questa situazione – spiega l’ex presidente – e mi sento sconfitto, perché per la prima volta non sono riuscito a fare ciò che era nelle mie intenzioni». Simeoli, però, tiene anche a fare un ultimo ringraziamento a tutti quelli che l’hanno sostenuto nella sua breve ma intensa esperienza con l’Ercolanese. “Voglio comunque dire grazie ai dirigenti Saverio Ardolino e Battista Cozzolino, che hanno contribuito grandemente alla nostra salvezza, ma soprattutto voglio dire grazie ai tifosi, con i quali avevo instaurato un ottimo rapporto. Spero che non se ne abbiano per questa scelta che ho preso, ma non è dipeso da me. Io avevo intenzioni serie”. Negli ultimi giorni sarebbero circolate voci circa la volontà da parte di Rosario Gaglione (fino all’anno scorso presidente della Turris), di trasferire il titolo dell’Hyria Nola (retrocessa in Eccellenza) e di cui è attuale presidente ad Ercolano. Il diretto interessato, però, ha recisamente smentito queste voci, causa la mancata possibilità da parte dell’impianto ercolanese di ospitare gare di serie D in un eventuale progetto a lungo termine. Insomma, sembra proprio che ad Ercolano il calcio sia giunto al suo tramonto. Ma come si dice, dopo il tramonto spunta sempre un’altra alba: c’è tempo fino al 20 giugno per il trasferimento dei titoli sportivi, chissà che stavolta l’alba non possa essere più dolce di quella appena trascorsa.

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