Estate flop a Ercolano. Lo si respira nell’aria in attesa dei primi dati ufficiali che vedono una notevole diminuzione di turisti nella località archeologica campana. Complice la forte recessione in atto a livello europeo la comunità vesuviana pagherebbe lo scotto di scelte infelici operate da un’amministrazione comunale sempre più distante dalla quotidianità di un territorio in vistoso affanno. Inoccupazione, scarsa produttività e arretratezza sociale impoveriscono l’immagine di una delle perle più rappresentative del palinsesto turistico campano. Proprio con convince il governo locale guidato dal sindaco Vincenzo Strazzullo ne la determinazione ormai palesemente messa in essere dal palazzo di città di non operare cambiamenti sostanziali all’interno della giunta o tra i dirigenti comunali. Gli ercolanesi appaiono scettici nei confronti di consiglieri comunali che almeno sulla carta avrebbero dovuto dare il via alla rinascita di un paese ad oggi agonizzante sotto il profilo culturale e incapace di effettuare innovazioni gestionali tali da rilanciarne credibilità e concretezza economica. Il commercio langue e non potrebbe francamente che essere così : non si intravede il sia pur minimo slancio da parte dell’amministrazione comunale nel promuovere meeting o avvenimenti che invoglino turisti e residenti a vivere e “spendere” a Ercolano. Non di rado si notano infatti proprio membri della giunta o consiglieri comunali effettuare shopping in paesi confinanti quali Portici o Torre del Greco. Nulla da eccepire sul fatto che ogni contribuente ha il diritto di spendere il proprio denaro dove e quando vuole ma a patto che questi non sia poi proprio l’esponente amministrativo che inneggia pubblicamente al rilancio del paese. Oggi tali penose contraddizioni non sfuggono più ai residenti : i giovani abbandonano delusi Ercolano, gli anziani ricordano tempi migliori in attesa forse di un miracoloso intervento risolutore dall’alto che puntualmente però “non arriva mai”.Alfonso Maria Liguori








