Bonifiche, tavolo in Regione: a Giugliano ortofrutta non inquinata

resit giuglianoSi è svolta a palazzo Santa Lucia la riunione del Tavolo sulle Bonifiche per fare il punto sulle attività realizzate e su quelle programmate per le prossime settimane.
All’incontro, presieduto dal commissario per le Bonifiche dell’area vasta di Giugliano e di Castelvolturno Mario De Biase, erano presenti, per la Regione, i rappresentanti della Presidenza e degli Assessorati all’Ambiente, alla Sanità e all’Agricoltura, l’Istituto Superiore di Sanità, il comune di Giugliano, l’Asl Napoli 2 nord, l’Arpac, la Provincia di Napoli, il Consorzio Unico di Bacino in liquidazione, la SAPNA e il Consorzio Irriguo del Basso Volturno.
“Continua – ha detto De Biase – il rispetto delle scadenze previste dal cronoprogramma che ci siamo dati.
“Procedono le gare per la messa in sicurezza. In particolare, la Resit è in fase di assegnazione; per Masseria del Pozzo, la cui gara è scaduta ieri, sono pervenute 7 offerte; Novambiente, infine, scade il 12 novembre. E’ stata altresì aggiudicata, ed è in fase di contrattualizzazione, la gara per il secondo monitoraggio di 164 pozzi su 2 mila ettari intorno alle aree delle discariche.
“Abbiamo ricevuto – ha aggiunto – dall’Istituto superiore di Sanità i primi dati dell’indagine sull’eventuale presenza di metalli pesanti su 11 prodotti. Il risultato conferma quello di giugno scorso per i composti organici volativi, allorchè fu accertato che non c’era trasmissione di contaminazione dalle acque ai prodotti: l’ortofrutta è abbondantemente al di sotto dei limiti di legge.
“Lo stesso Istituto ha fatto l’analisi dei suoli, accertando che solo 2 su 2 mila ettari sono contaminati: l’area di San Giuseppiello, appartenente alla famiglia Vassallo, e già sotto sequestro, e quella non coltivata a valle della discarica di Masseria del Pozzo. Per la prima ho chiesto, e il Tavolo ha condiviso, al Comune di Giugliano un’ordinanza per inibire le coltivazioni, per poi procedere ad avviare le bonifiche per entrambe.
“Infine – ha concluso De Biase – il Consorzio del Basso Volturno ha dato la sua disponibilità ad estendere la rete irrigua alle aree per le quali è stato interdetto l’uso dei pozzi perché risultati inquinati.”

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