Oltre duecento firme, foto allegate a documentare imbrattamento di muri e strade oltre il blocco di accessi alle abitazioni e di passi carrabili e un racconto di cittadini esasperati, nella lettera con annessa petizione che i cittadini residenti a piazza Mercato o nelle immediate vicinanze ( via Pisa, via Mercato, via Cavallotti, via Imbriani, via Poerio, corso Vittorio Emanuele, via Fiume, via D’Aosta, via Pompeo, via Toscano) hanno indirizzato al sindaco Lello Russo, al Prefetto di Napoli e alla Procura di Nola. Chiedono aiuto, i firmatari, rivendicando il diritto al riposo, alla sicurezza, alla salubrità dell’ambiente e puntando il dito contro taluni esercizi commerciali che restano aperti fino a notte fonda. «Fino alle prime luci dell’alba» – scrivono, a dire il vero, i residenti firmatari della petizione. «Non possiamo dormire per il frastuono e utilizziamo un termine eufemistico perché non è possibile descrivere in altro modo quel che avviene in questa zona ogni notte: volgarità urlate a voce altissima, abbandono e rottura di bottiglie e bicchieri, un inquinamento acustico e ambientale oramai insostenibile». La petizione è di quasi un anno fa, ma la situazione, nonostante i controlli, gli ammonimenti, le segnalazioni alle forze dell’ordine, non è mutata. «Sono deciso a disporre la chiusura degli esercizi commerciali in zona – dice il sindaco Russo – nessuno vuol vietare agli esercenti di bar, rosticcerie, pub e pizzerie di fare il proprio lavoro, né ai giovani di godersi la movida, ma ciascuno ha il dovere di rispettare gli ambienti comuni, che sono di tutti, e il diritto al riposo e alla serenità di ognuno ed è al sindaco che compete il dovere di tutelare igiene, sanità, ordine e decoro pubblico».