13 novembre 1913-2013: cento anni dalla nascita di monsignor De Felice

don Antonio Cirillo

Nessun fedele dell’allora Parrocchia di Ave Gratia Plena avrebbe scommesso la più piccola cifra sul vivace chierichetto Totonno De Felice, quale futuro prete.

Il Signore lo aveva nel cuore ed eccolo seminarista a Pianura dove ricevette una formazione spirituale solidissima accanto a quella miniera di santità e scienza teologica: don Giustino Russolillo; risale a quell’epoca la preparazione profonda circa i misteri principali della nostra Fede, l’amore sconfinato alla Madonna. Divenne copia fedele e vivente del pensiero e dell’agire di don Giustino. Don Antonio cantò la sua Prima Messa non a Pianura, ma nella sua Parrocchia, quella della Madonna della Neve. Il Vescovo Mons. Michele Raffaele Camerlengo nel luglio del 1944 a Don Antonio, appena ordinato sacerdote assegnò due compiti: quello di Vicario Cooperatore nella Parrocchia di Ave Gratia Plena e quello di Cappellano Festivo nella Rettoria Curata di Sant’Alfonso in Torre centrale.

Il 2 Agosto 1948 il Vescovo Camerlengo dichiarò Parrocchia la Rettoria Curata di Sant’Alfonso a Don Antonio, nominato Primo Parroco, il Vescovo affidò con la cura delle anime il mandato di costruire la Chiesa Parrocchiale adeguata ad una popolazione in aumento. Don Antonio acquistò un suolo affinché il nuovo edificio sacro fosse ampio e dotato di spazi circostanti per la realizzazione delle opere parrocchiali. Dopo la parentesi a Torre centrale egli fu di nuovo nella sua Parrocchia: nel settembre 1971 Mons. Guerino Grimaldi Vescovo di Nola volle don Antonio Parroco di Ave Gratia Plena. Quivi aveva ricevuto il Battesimo e la Prima Comunione; celebrato il primo Sacrificio Eucaristico il 2 luglio 1944 e, con grande entusiasmo, cominciò il suo apostolato tra i giovani.

A lui il merito di aver organizzato sotto la guida del Parroco Lambiase la Messa del Fanciullo e la Scuola Catechistica nella Parrocchia Ave Gratia Plena, oggi Basilica di Maria Ss. della Neve.

Oltre 500 bambini la frequentavano e ogni domenica la Parrocchia sembrava un giardino fiorito di bimbi.

Tanti giovani universitari dell’associazione” Pro Aris Et Focis” l’antico e glorioso circolo di Azione Cattolica che aveva sede in via Nicolò D’Alagno lo circondavano con affetto per attingere da lui innanzitutto la fede, che ha avuto il dono di possedere sconfinata e di saper trasmettere a piene mani con semplicità ed amore.

Malgrado tante difficoltà si prodigò affinché la sua e la nostra Parrocchia che abbellì, rinnovò, arricchì e portò agli onori di Basilica Pontificia, fosse sempre più fonte irradiatrice di amore a Cristo. A don Antonio che ha sempre amato la città di Torre Annunziata tanto da impegnarsi costantemente a custodire e potenziare le nostre antiche e nobilissime tradizioni ed è stato un figlio devoto e amorevole della Madonna della Neve si elevino le nostre fervide preghiere.

Maddalena Matrone

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