Era la Campania Felix. Almeno al tempo dei Romani, poi, dopo decenni di sversamento dei rifiuti tossici, è diventata la Campania Infelix: la terra dei Fuochi.
Per difendere questa regione, martoriata dall’inquinamento ambientale che ha contaminato le falde acquifere e danneggiato la salute dei suoi abitanti, il Codacons, l’associazione dei consumatori, ha deciso di scendere in campo e di costituirsi parte civile.
Lo hanno annunciato i responsabili dell’associazione, nel corso della conferenza stampa tenutasi a Marigliano. L’azione del Codacons si muoverà su due binari paralleli: da una parte un ricorso collettivo al Tar con la richiesta alla Regione Campania, alle Asl e all’Arpac, al Ministero dell’Ambiente e della Salute di risarcire con 10mila euro tutte le famiglie residenti nelle zone interessate dallo scandalo dei rifiuti tossici interrati.
E dall’altra la costituzione come parte offesa nei procedimenti penali che vedono coinvolti i responsabili dell’inquinamento ambientali e dei danni alla salute. Per il momento la politica tace, anche perchè, come ha detto il dott. Marchetti, responsabile regionale del Codacons: “Nessun referente politico ci ha appoggiato fin qui, ma noi non ci scoraggiamo e andiamo dritti per la nostra strada”.
Una strada in salita, ma l’associazione dei consumatori si è già attivato per spianarla, pubblicando on line il modulo di preiscrizione alle due azioni intentate in difesa della Terra dei Fuochi. E dei suoi abitanti.