Uomo impiccato in una scuola napoletana. Probabile suicidio

scuola1Scioccante ritrovamento nel cortile dell’ Istituto comprensivo “Pavese” di Napoli.In mattinata infatti è stato rinvenuto nel cortile della scuola di via Domenico Fontana il corpo di un uomo. Ritrovamento ancora più scioccante perchè l’uomo  è stato trovato appeso ad una scala antincendio e con i polsi legati da una fascetta elastica.

Ad intervenire sul posto, dopo una telefonata anonima, gli agenti del commissariato Arenella che in un primo momento hanno pensato ad un omicidio,  proprio per il particolare dei polsi legati, ma dopo un primo esame del medico legale ed i rilievi della polizia scientifica, sembra farsi strada l’ ipotesi del suicidio. I polsi sarebbero stati bloccati dello stesso suicida, così almeno ritengono gli investigatori,  che potrebbe averli legati per evitare reazioni al soffocamento.

scuola 2Il cadavere sarebbe del 45 enne Roberto Calenda, un tossicodipendente senza fissa dimora. A suo carico solo una denuncia risalente a molti anni fa.

Al momento il cadavere dell’uomo trovato impiccato è appena stato portato via dalla polizia mortuaria. I cancelli della scuola sono chiusi, a guardia due poliziotti mentre dentro il pm e la polizia scientifica stanno facendo i rilievi di rito. All’esterno una piccola folla di curiosi, per lo più ragazzini.

All’istituto sono arrivate, senza rilasciare dichiarazioni, alcune persone parenti dell’uomo.

scuola 3L’istituto comprensivo Pavese si trova in una zona di collegamento tra l’area ospedaliera di Napoli e il Vomero, in un punto abbastanza isolato. La struttura è ampia, con spazi verdi e destinati ai giochi per gli alunni, bambini dai tre anni ai più grandi della scuola media. L’intera area è recintata da una cancellata. L’ipotesi è che Calenda possa aver scavalcato il cancello e, entrato nel cortile dell’istituto, si sia tolto la vita.

“Fatto choccante, ma estraneo alla scuola”, dice il direttore scolastico Diego Bouchè. La ripresa delle lezioni dopo le vacanze pasquali e il ponte del 25 aprile, ma gli uffici di segreteria erano comunque funzionanti. Dall’Istituto non ci sono commenti al fatto se non lo choc che ha colpito tutti i dipendenti informati dell’accaduto.

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