Duplice omicidio, in stato di fermo Andrea Gallo

polizia

E’ accusato di duplice omicidio e porto abusivo di arma da fuoco Andrea Gallo, il 24enne che si trova ricoverato all’ospedale di Boscotrecase con ferite di arma da fuoco all’addome, e si trova perciò in stato di fermo.

Secondo gli agenti del commissariato di Ps di Torre Annunziata, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, quindi, Gallo avrebbe fatto parte del commando omicida che nella notte tra venerdì e sabato ha ucciso i fratelli Scognamiglio, forse a guidare l’azione criminale era stato proprio lui.

Andrea Gallo
Andrea Gallo

Per gli inquirenti il collegamento tra il ferimento di Gallo e l’omicidio dei fratelli Scognamiglio è inequivocabile, principalmente per la contiguità temporale, ma anche per alcune indiscrezioni che alcuni informatori avrebbero confermato agli investigatori. Andrea Gallo e Giovanni Scognamiglio si sarebbero incontrati più volte per “questioni di affari”.

Il proiettile che ha ferito Gallo non è stato trovato, ma dalle descrizioni del foro provocato dal colpo di pistola, come descritto dai medici che sono intervenuti per salvare Gallo, potrebbe essere stato tranquillamente esploso dalla calibro 9 Luger ritrovata sulla scena dell’agguato e illegalmente detenuta da Giovanni Scognamiglio. 

Le condizioni del 24enne, intanto, arrivato al nosocomio boschese all’alba di venerdì, sarebbero ancora gravi ma stazionarie, attualmente in prognosi riservata ed in coma farmacologico.

Il 24enne è il fratello di Giuseppe Gallo alias “Pepp ‘o pazz”, boss del clan camorristico Gallo-Limelli-Vangone attualmente detenuto in quanto ritenuto dalle autorità uno dei maggiori trafficanti internazionali di cocaina dell’area vesuviana.

La cosca boschese, storicamente nemica dei Gionta di Torre Annunziata, sarebbe in fase di riorganizzazione dopo gli arresti degli anni scorsi. La scia di sangue che ha portato i Gallo-Limelli-Vangone ad affermarsi, continuerebbe oggi in termini di riaffermazione del proprio dominio sul territorio e sui traffici di droga del “Piano Napoli”, senza guardare in faccia nessuno.

Ad inizio mese in un agguato avvenuto in pieno giorno a Torre Annunziata è stato ucciso un affiliato dei Gallo, ovvero il 46enne Giuseppe Maresca. Per quell’omicidio la polizia non ha escluso nessuna pista, nemmeno quella dell’epurazione interna alla cosca.

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