Al teatro “I De Filippo” di Portici, il Liceo Statale “Quinto Orazio Flacco” ha portato in scena lo spettacolo conclusivo del laboratorio teatrale “Waiting for Siracusa” (Aspettando Siracusa), progetto PON finanziato con i Fondi Strutturali Europei.
L’iniziativa è stata del dinamico Dirigente Scolastico Prof.ssa Iolanda Giovidelli, che in chiusura della rappresentazione è salita sul palco per manifestare il proprio entusiastico consenso non solo alla messinscena, ma all’intero percorso laboratoriale, ringraziando gli studenti, gli operatori, gli esperti, i docenti e ovviamente il pubblico che è intervenuto numeroso e partecipe.
Il lavoro, in cui i ragazzi si sono cimentati con abilità e convinzione, è stato ideato, diretto e realizzato (anche negli aspetti tecnici quali elementi scenici, costumi, musiche dal vivo…) dagli stessi partecipanti al laboratorio, sotto la sapiente guida dell’esperto in attività teatrali Domenico Orsini e del suo aiuto Esmeraldo Napodano, coadiuvati dai tutor, i professori Alfonso Ambruoso e Luca Covino. “Un lavoro a tutto tondo – dicono Orsini e Ambruoso nella brochure di sala – articolato tra ideazione del plot, scrittura drammaturgica, recitazione, individuazione ed esecuzione delle musiche dal vivo, creazione di elementi scenici, costumi e quanto è inerente alla messinscena intesa nel suo complesso. Un percorso composito, volto a mettere in evidenza e a stimolare potenzialità e attitudini degli allievi.”
Il lavoro è diviso in due parti, la prima è la drammatizzazione dell’intero iter laboratoriale, i giovani studenti-attori si cimentano in quadri mimici affidati alla sola espressione corporea, esercizi sulla voce e prove di brani tratti da celebri testi teatrali. I ragazzi portano in scena monologhi o dialoghi di autori classici, diversi per epoche, stili e tematiche: il “machiavellico” Machiavelli; T. Williams, con le sue storie di passioni e inquietudini; un breve excursus nel teatro shakespeariano, espressione di una crisi spirituale nobilitata dalla poesia del Maestro; la satira arguta di Pirandello, con la sua profonda sfiducia nei confronti delle convenzioni e dell’apparenza nei rapporti umani e sociali; G.B. Shaw e la sua storica e meravigliosa Santa Giovanna; per non tralasciare autori contemporanei come la Wertmüller o Baricco, dalla scrittura poetica e impetuosa. Il tutto è scandito dall’attesa di una chiamata dal Festival del Dramma Antico di Siracusa che permetterebbe agli studenti di andare a recitare nel celebre teatro greco, ma con quale spettacolo?!
La seconda parte ha visto in scena “Il racconto di Enea”, tratto dal testo di Maurizio Bettini: un Virgilio febbricitante confonde Anthos, il suo scriba, con Enea, protagonista della sua opera. Così i personaggi virgiliani si materializzano sulla scena, rivive l’amore infelice di Didone, mentre Virgilio morente confessa di aver riversato nella sua opera parte di se stesso.
Applauditissimi tanto gli attori in erba quanto il giovane staff tecnico, tutti bravi ed appassionati, tutti uniti dalla consapevolezza di essersi impegnati in un progetto in cui il teatro è “maestro di vita”, capace di arricchire il bagaglio culturale dei giovani partecipanti, di fornire loro nuove competenze spendibili nella realizzazione di un qualsiasi tipo di progetto costruttivo e produttivo, dalla carriera scolastica al lavoro. Per volontà del Dirigente Scolastico Giovidelli, la neo-compagnia avrà l’opportunità di replicare l’emozione dell’indovinata pièce in apertura del prossimo anno scolastico, nonché di partecipare a festival nazionali di teatro per le scuole. Ad maiora.
Mimmo Lucci