Una spedizione di fuoco ha sconvolto ancora una volta Castellammare di Stabia ed in particolare l’area del cimitero. Ieri mattina un commando ha fatto fuoco in un orario, erano circa le 11, nel quale la zona era affollata da decine di persone.
Ha tutti i tratti dell’agguato fallito il caso di cui stanno indagando gli agenti del commissariato di Ps di Castellammare, agli ordini del primo dirigente Pasquale De Lorenzo e del suo vice Daria Alfieri.
La prima ricostruzione dei fatti: ieri mattina, intorno alle 11, due uomini con caschi integrali a bordo di uno scooter di grossa cilindrata, sarebbero transitati facendo fuoco in direzione della rampa che conduce all’ingresso del cimitero contro il loro bersaglio, mancandolo. L’uomo oggetto della spedizione di fuoco sarebbe stata ferma a bordo di un motorino di colore verde proprio nei pressi dell’ala nuova del cimitero di Castellammare.
La vittima, forse ferita, ma non sarebbero state rinvenute tracce di sangue, si dileguava lungo via Napoli mettendosi in salvo.
Pochi secondi e si sono dati alla fuga anche i due sicari. Elementi utili e dettagli fondamentali per l’esito delle indagini arriveranno dai testimoni che hanno assistito al raid davanti la casa cimiteriale di via Napoli e dagli occhi elettronici dell’impianto di videosorveglianza del cimitero e degli esercizi commerciali della zona.
Gli inquirenti stanno raccogliendo ogni particolare e non si sbilanciano sull’ambito in cui inquadrare il raid anche se tra le prime ipotesi c’è la pista degli appalti e degli interessi che ruotano intorno ai servizi cimiteriali.
Quello di ieri è il secondo episodio analogo che si registra nella zona del cimitero: lo scorso mese di luglio un incensurato 40enne, operaio di una delle ditte esterne che presta servizio al camposanto, venne gambizzato intorno all’ora di pranzo ma in quella occasione nessun testimone ad assistere alla scena.