La Corte dei Conti chiama in causa i politici pompeiani per l’approvazione di un debito fuori bilancio di circa 30mila euro. Si tratta del pagamento di una parcella ad un legale, l’avvocato Gherardo Marone, che difese l’Ente di palazzo De Fusco nel contenzioso con la Sogetecno.
Tra i 21 politici convocati per presunto danno erariale ci sono
anche l’attuale sindaco di Pompei Nando Uliano e l’ex primo cittadino Claudio D’Alessio. Gli amministratori diedero l’ok al debito fuori bilancio nel 2009, un provvedimento che permise di liquidare la parcella al legale.
Per il 14 gennaio la sezione regionale dei giudici contabili ha convocato un’udienza a cui dovranno prendere parte gli amministratori per spiegare i motivi del placet a quel provvedimento ed altri che la Corte dei Conti ha inquadrato come “sprechi”.
I politici coinvolti sono, oltre a Ferdinando Uliano, Claudio D’Alessio, Guido Razzini, Pasquale Foglia, Salvatore Alfano, Pasquale Avino, Luigi Avitabile, Alfredo Benincasa, Alfonso Cascone, Alfredo Coppola, Salvatore Cuccurullo, Giuseppe Del Regno, Santolo Donnarumma, Amato La Mura, Attilio Malafronte, Arturo Sorrentino, Antonio Tucci, Nando Uliano, Salvatore Visciano, Carlo Cascone, Girolamo Russo, Raimondo Sorrentino.









