Sempre più incandescente il clima a Pomigliano in merito alle primarie. Poche ore fa i COBAS hanno letteralmente sabotato la sede elettorale di piazza Mercato distruggendo le schede e creando panico e caos, nonché paura tra i presenti.
E’ stato necessario l’ intervento della forza pubblica ed i carabinieri della locale stazione hanno evitato il peggio. Allo stato la sede resta chiusa e le votazioni sospese fino alle 14 di oggi pomeriggio.
Un episodio che dimostra come il partito democratico si stia sempre più allontanando dalla sinistra e dagli interessi del popolo, dando per scontato l’impossibilità di tutelare operai e lavoratori dipendenti e facendo gli interessi dei liberi professionisti. Chiudendo gli occhi labile è la differenza con partiti di ispirazione liberali.
I cassintegrati ed i precari della cittadina industriale cercano disperatamente tutela in un partito che rappresenti i loro interessi e soffrono lo scherno di un partito che, sotto il vessillo della sinistra, sta aprendo la strada ad una effettiva legalizzazione della precarietà.
Né l’ex sindaco Michele Caiazzo né le due figure di minor spessore politico, Vincenzo Romano e Giovanni Russo, sembrano essere in grado di farsi carico di ideali e valori che ritengono oramai superati.
Giovanni Di Rubba