Risveglio colorato di “giallo” per il comune di Ercolano. La guardia di finanza sta infatti acquisendo una serie di documenti nel palazzo di città relativi a gare d’appalto per lavori pubblici effettuati anni addietro sul territorio. Tremano i potenti gioiscono gli onesti: se infatti imbroglio non c’è stato quale migliore occasione per ricevere il giusto plauso dalla comunità. In caso contrario ci sarebbe per qualche addetto ai lavori (è doveroso sino a sentenza definitiva usare il condizionale e ritenere tutti i protagonisti della vicenda innocenti) veramente tanto di cui dare conto in sede penale di giudizio. Uragano purificatore o venticello primaverile qualcosa a Ercolano si è mosso: se a determinare questo tanto atteso “movimento” sia stata la scesa in campo del renziano doc Ciro Buonajuto o la caparbietà di qualche attento impiegato comunale saranno poi gli eventi a svelarlo.
Fatto sta che l’atmosfera che si respira negli ambienti politici è particolarmente tesa. Tra oratori della domenica e falsi profeti in un grido disperato di aiuto Ercolano potrebbe oggi dare prova di trasparenza operativa e legalità alla gente onesta che nonostante tutto copiosa compone buona parte della comunità. Sempre che non si tratti dell’ennesima farsa annunciata, ovvero del contentino seguito a qualche denuncia destinata però a non sortire effetti concreti. Anche questo aspetto della vicenda lo stabiliranno gli avvenimenti futuri.
Quello che è certo a Ercolano è che più in basso di così proprio non si può scendere: basta con i proclami balconistici ante elezioni, con le promesse vane e soprattutto con la sistematica strumentalizzazione della fame di chi fatica a mettere insieme pranzo e cena. Perché è proprio sulla fame della povera gente che a Ercolano si sono costruiti imperi economici consentendo a biechi figuri dietro le quinte di fare il bello e cattivo tempo . Accattoni, lestofanti e porta borse a Ercolano non si contano in un mix talmente penoso da faticare persino in alcuni casi a distinguere politici, forze sociali e imprenditori. In sintesi: a Ercolano la legge è uguale per tutti? Ci si continua tenacemente a credere nonostante storiche testimonianze mostrino tristemente il contrario.
Alfonso Maria Liguori