Una iniziativa importante dopo i fatti di giovedi scorso quando sette individui armati di mazze, cinture e catene hanno fatto irruzione nei locali della ciclofficina ferendo al volto un giovane volontario. L’episodio, che non ha ancora un movente plausibile, è al vaglio del locale commissariato di polizia, che secondo fonti ufficiose nelle ultime ore avrebbe individuato i presunti esecutori dell’aggressione.
I tanti sostenitori della ciclofficina si sono incontrati ieri sera per discutere sull’accaduto ed organizzare un’iniziativa simbolica che dia un messaggio chiaro alla cittadinanza: “Dopo gli accadimenti dei giorni scorsi non c’è rassegnazione né paura, ma solo tanta voglia di far conoscere ancora di più la ciclofficina, un luogo aperto a tutti e per tutti. Una giornata intera a porte aperte per capire cos’è e come funziona una ciclofficina popolare, ma soprattutto chi la vive”. Domani dalle ore 11 alle 24, si terranno laboratori di ciclo meccanica, del riuso e dirette di radio Asharam. Dopo primi momenti di confusione e disinformazione, si era infatti parlato di scontri tra estrema destra ed estrema sinistra e la ciclofficina era stata etichettata come “centro sociale di sinistra”, sono arrivate le giuste rettifiche da parte di tutti i media locali.
La ciclofficina popolare Raffaele Viviani infatti non è un centro sociale schierato politicamente, ma un progetto di sensibilizzazione alla mobilità sostenibile organizzato dall’associazione culturale “Gli Amici della Filangieri” che si svolge nei locali comunali adiacenti al Palazzetto del Mare a via Bonito. Nella tarda serata di ieri anche il sindaco Cuomo è intervenuto sulla vicenda, facendo visita alla ciclofficina ed affermando che: “L’aggressione violenta ai ragazzi della ciclofficina non dovrà restare impunita. Confido nelle forze di P.S. Sono solidale con gli aggrediti”.
Carmine Iovine