Occupata sede del Pd a Ercolano: gli iscritti contro il candidato sindaco Buonajuto

ercolano pdAmministrative locali a Ercolano : la partita è appena cominciata. Occupata la locale sede del Pd da alcuni militanti in segno di protesta per la scelta del consigliere Ciro Buonajuto  quale candidato a sindaco da “Roma” senza effettuare le primarie. Siamo al caos totale.

Qualche addetto ai lavori aveva forse ipotizzato la fine dei giochi elettorali con la notifica agli interessati ( sindaco attuale Vincenzo Strazzullo, vice sindaco Antonello Cozzolino, presidente del consiglio Rory Oliviero  , consiglieri Pasquale Romano e Raffaele Simeone) dell’avviso di garanzia per reati che vanno dall’associazione a delinquere alla turbativa d’asta.  A prescindere dal fatto che l’avviso di garanzia è a tutela dell’indagato ( innocente sino a sentenza definitiva contraria) questa vicenda altro effetto non ha sortito che gettare ulteriore fango sull’immagine di una città alle corde. L’ignoranza poi ha fatto il resto : da ieri si è sentito spesso ripetere  tra al gente, non solo a Ercolano, “hanno arrestato il sindaco e mezzo consiglio comunale”……

Incalcolabili  sono i danni provocati agli interessati da queste falsità ( nessun arresto è stato mai eseguito ai danni dei sovra citati) di cui “qualcuno” continuando di questo passo dovrà dare conto nelle sedi giudiziarie competenti. Nessuno si sostituisca ai giudici nel alla sovranità dello Stato : questo principio dovrebbe essere assoluto per ogni onesto contribuente. Oggi il candidato ideale resterebbe Ciro Buonajuto, renziano doc e dirigente nazionale del Pd voluto direttamente dal grande Matteo : ma si sa a Ercolano tutto è possibile e il contrario di tutto.

Si è fatto il nome anche dell’ex assessore Antonio Liberti che forte di una tradizione politica rilevante sarebbe in grado di sopportare il “difficile fardello” di un Pd allo sbando sul territorio prendendo le redini di una comunità in cui non si sa veramente più a chi credere.  Sin sala bin : così recitava il celebre illusionista Silvan e così opera nella stragrande maggioranza dei casi  la politica indigena. Tutti alleati oggi( nemici acerrimi ieri) pur di far fuori Tizio e Caio , pur di affermare la propria egemonia all’interno di un paese vesuviano oppresso da sempre da inoccupazione e inadeguata scolarizzazione. Chi vivrà vedrà : nella speranza ( molto remota purtroppo) che una volta tanto il benessere  comune prevalga sull’interesse personale di chi avrà l’onore di assurgere a sindaco di Ercolano.

Alfonso Maria Liguori.

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Alfonso Maria Liguori
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.