“Siamo corretti e onesti ercolanesi , non accettiamo alcun titolo dispregiativo , soprattutto quello di resinari” : questo lo sfogo a Ercolano della società civile nauseata da anni e anni di mala politica, intrighi, inciuci, offese sui social network e chi più ne ha più ne metta. Come pretendere che in simili condizioni onesti imprenditori investano nella zona è arcano che qualche amministratore storico dovrebbe spiegare alla comunità.
Tizio, Caio, Sempronio inondano facebook ( ovviamente falsi contatti) con vere e proprie aggressioni verbali ai danni di consiglieri comunali e dello stesso candidato a sindaco nel Pd Ciro Buonajuto. E’ giunto veramente il momento di smetterla : i consiglieri in oggetto così come la giovane ma già affermata toga Ciro Buonajuto non hanno certo bisogno di una difesa mediatica ne dell’intervento conciliatore della stampa. La democrazia consente la libera esposizione delle proprie opinioni, avalla la critica costruttiva e chiarificatrice : aborra però l’insulto gratuito, la prevaricazione violenta e i continui attacchi all’immagine di un paese che ha immeritatamente suscitato anche troppa ilarità a livello europeo ( alcune questioni legate alla nera o alla mala politica hanno avuto eco mondiale).
L’onesto contribuente ercolanese chiede a viva voce che emerga al contrario l’Ercolano positiva e con essa i giovani talenti che in tutte le discipline accademiche fanno onore al paese . Anche nello sport Ercolano si è fatta più volte notare ( tanto per citare un esempio pensiamo all’olimpionico di Judo Antonio Ciano ) ma lo sport non “vende” come la nera in edicola e quindi può passare in secondo ordine. Processi adeguati di scolarizzazione e occupazione stabile in tempi utili : di questo necessita la città e di tanto amore da parte di chi avrà l’onore di rappresentarla pubblicamente.
Il resto è noia : noia mortale però a giudicare dalla portata dei danni arrecati da certe campagne denigratorie al buon nome di una terra vulcanica già fiore all’occhiello della Campania Felix. Della serie : le polemiche “ al vento”, a noi ercolanesi il progresso della nostra amata città.
Alfonso Maria Liguori