Quando mancano ormai pochissime sezioni per il risultato definitivo, Vincenzo De Luca è il nuovo governatore della Campania. Battuto la coalizione di Caldoro che pur ha messo insieme oltre il 38% dell’elettorato, tra i migliori risultati in assoluto in Italia per il centrodestra. Il PD primo partito della regione. A sbilanciare i giochi il netto dato salernitano con oltre 100mila voti in favore di De Luca a fronte dei 55mila di differenza tra i due contendenti. Forti critiche al neopresidente ed ai metodi elettorali adottati da Mara Carfagna.
I Cinquestelle entrano in consiglio regionale con oltre il 17%.
A breve la conferenza stampa di De Luca alla Stazione Marittima, sede del comitato elettorale del centrosinistra. . Cinque anni dopo, De Luca sottolinea una chiara rivincita su Caldoro.
Sulla vittoria dell’ex sindaco di Salerno pesa, però, l’incognita della legge Severino: De Luca è stato condannato in primo grado per abuso d’ufficio e dovrebbe essere sospeso.
Anche se i risultati non sono ancora definitivi va delineandosi la composizione del nuovo consiglio regionale: nella circoscrizione di Napoli, 53 comuni scrutinati su 93, oltre i 10mila voti Valeria Ciarambino con i 5 Stelle; Armando Cesaro e Michele Schiano di Visconti nella lista di Forza Italia; Mario Casillo nel Partito Democratico. 10mila voti anche per l’assessore uscente Ncd Pasquale Sommese.
In provincia di Benevento, anche Sandra Lonardo, la moglie di Mastella, supera i 10mila voti ma al primo posto Mino Mortaruolo con oltre le 14mila.
A Caserta (86 comuni su 104), oltre i 10mila voti Gianpiero Zinzi (Forza Italia) e Gennaro Oliviero (Pd).
Nella provincia di Salerno, 116 comuni su 158, nessuno oltre la soglia dei 10mila ma i più votati sono Franco Picarone (Pd) e Monia Paolino “in Aliberti” (Fi).
Tante le sfide che attendono il neo governatore, dal risanamento definitivo della sanità al nodo trasporti con il rilancio delle linee strategiche come Circum, Cumana e Sepsa. Occhi puntati anche sui fondi europei e sul rilancio dei poli industriali e delle grandi infrastrutture, come il porto di Napoli.
Entusiasmo nei comitati grillini per il risultato raggiunto e critiche al “Presidente sospeso”.
Di Maio ha affermato «Con Vincenzo De Luca ci sarà il caos istituzionale tra pochi giorni ed è colpa di Matteo Renzi». Roberto Fico: «Siamo il primo movimento politico in Campania. Ora cambiano gli equilibri politici in questa regione. Con De Luca la Campania non avrà un presidente. E’ impresentabile e doveva essere anche incandidabile. Una situazione, quella del candidato del Pd su cui pende la Legge Severino, che è un’assurdità del nostro Paese e dei partiti politici che pur di andare avanti candidano persone che non possono essere presidente. Prima c’erano solo loro mentre oggi ci siamo noi e al prossimo giro non ci sarà nemmeno De Luca. I nostri tutti incensurati e residenti nel territorio».