Federico Foria, ingegnere civile pomiglianese fresco di laurea, si sta imponendo nel panorama musicale e nell’ambiente dell’elettronica da un anno a questa parte. Complici l’entusiasmo e l’impegno, quella che per ora è solo una passione sembra stia diventando la realizzazione di un sogno per l’artista venticinquenne.
Certo la musica lo ha accompagnato da sempre, iniziando a maneggiare la tastiera già a sei anni, seguendo poi studi più classici e tornando alla elettronica e meritati sono i numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali che ha iniziato a ricevere.
Sul finire dell’estate 2014, dopo aver pubblicato su Youtube un remake di “Anaconda”, ottenendo un imprevisto successo, decide di portare avanti il suo progetto, “An Electronic Hero”, nome del suo canale, ed incide nel giro di un mese il suo primo Ep “An Electronic Shere”, composto di 5 brani e realizzato con la collaborazione di Michele Falleri. Ascoltarlo è un immergersi in sonorità quasi aliene, sorbendo quasi il pitagorico contatto armonico con il vagare delle sfere celesti, in una sorta di perenne contrasto tra sonorità ed emozioni che acquisiscono una uniformità sospesa tra ritmiche ossessive e melodie penetranti. Più sono i generi coinvolti, la musica elettronica, l’house, l’ambient ed il progressive rock. I brani: Little Planet, Asteroid, Oxygen, Sun, Moon.
Foria ha realizzato anche un videoclip del singolo “Sun”, estratto dall’album, che assieme all’ultimo pezzo “Garissa University” stanno ottenendo grande riconoscimento non solo locale ma anche nazionale ed internazionale, ottenendo migliaia di visualizzazioni.
Il giovane è senz’altro una punta di diamante della “Intelligencija” pomiglianese, ed è fierissimo della sua città. Testimonianza ne è che ha di recente realizzato anche una pagina Facebook, “Pomigliano d’Ark”, in cui si diverte a realizzare pupazzetti raffiguranti personaggi del passato e del presente che hanno dato lustro alla cittadina o che sono ad essa, in essa e fuori d’essa noti per le loro caratteristiche uniche e peculiari.
Giovanni Di Rubba