Rifiuti in Campania, multa 20 mln all’Italia dalla Ue

rifiuti_napoli“A causa dell’inesatta applicazione della direttiva ‘rifiuti’ in Campania, l’Italia è condannata a pagare una somma forfettaria di 20 milioni di euro più una penalità di 120.000 euro per ciascun giorno di ritardo”. Lo ha deciso la Corte di giustizia dell’Ue.

 

“La direttiva relativa ai rifiuti ha l’obiettivo di proteggere la salute umana e l’ambiente”, si legge in una nota diffusa dalla Corte Ue, in cui si sottolinea come “gli Stati membri abbiano il compito di assicurare lo smaltimento e il recupero dei rifiuti, nonché di limitare la loro produzione, in particolare promuovendo tecnologie pulite e prodotti riciclabili e riutilizzabili”.

Dopo la crisi dei rifiuti scoppiata in Campania nel 2007, ricordano i giudici di Lussemburgo, “la Commissione ha proposto un ricorso per inadempimento contro l’Italia, imputandole la mancata creazione, in quella regione, di una rete integrata ed adeguata di impianti atta a garantire l’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti sulla base del criterio della prossimità geografica”. Bruxelles “riteneva infatti che tale situazione rappresentasse un pericolo per la salute umana e per l’ambiente”.

Nel 2010 la Corte Ue aveva stabilito che l’Italia “era venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza della direttiva” europea.

E nell’ambito del “controllo dell’esecuzione della sentenza della Corte, la Commissione è giunta alla conclusione che l’Italia non ha garantito un’attuazione corretta della prima sentenza”. In particolare, “tra il 2010 e il 2011 sono stati segnalati più volte problemi di raccolta dei rifiuti in Campania”. Inoltre, “in detta regione si è accumulata una grande quantità di rifiuti storici (sei milioni di tonnellate di ‘ecoballe’), che deve ancora essere smaltita, il che richiederà verosimilmente un periodo di circa quindici anni”. Infine, “persistevano carenze strutturali in termini di impianti di smaltimento dei rifiuti, indispensabili nella regione Campania”.

Pertanto, si legge nella nota, “ritenendo non soddisfacente la situazione, la Commissione ha proposto un nuovo ricorso per inadempimento contro l’Italia, chiedendo alla Corte di constatare il mancato rispetto della sua prima sentenza del 2010”. La Corte ha tuttavia deciso uno ‘sconto’ rispetto all’ammenda chiesta dalla Commissione. Gli uffici dell’eurogoverno chiedevano infatti che l’Italia fosse condannata a pagare una somma “forfettaria giornaliera di 28.089,60 euro per il periodo compreso tra la sentenza del 2010 e la sentenza odierna, nonché una penalità, eventualmente a carattere degressivo, di 256.819,20 euro per ciascun giorno di ritardo nell’attuazione della sentenza del 2010, a partire dalla sentenza odierna”. I giudici di Lussemburgo hanno ora deciso che l’Italia, non avendo “correttamente eseguito la sentenza” del 2010, sia condannata a pagare “da un lato una penalità di 120.000 euro per ciascun giorno di ritardo nell’attuazione della sentenza del 2010 (penalità dovuta a far data da oggi) e, dall’altro, una somma forfettaria di 20 milioni di euro”.

“E’ l’ennesima pesante eredità che stiamo gestendo – spiega il consigliere regionale di Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli – nello spirito di ricostruire il capitale ambientale e umano della Campania. Assieme ai trasporti, al lavoro, alla sanità e all’agricoltura anche l’ambiente a nostro avviso è stato totalmente abbandonato. Negli ultimi 5 anni per fare un esempio non è stato realizzato in tutta la regione un solo sito di compostaggio ad esclusione di quello costruito a Salerno da De Luca quando era Sindaco. Siamo già al lavoro per far cambiare passo alla Campania e farle riconquistare credibilità e fiducia”.

“Il governatore De Luca ha tutta la disponibilità del Ministero della Difesa per l’attuazione del programma regionale per le bonifiche che, del resto è stato già messo in campo dalla giunta Caldoro. Anche per quanto riguarda i controlli è necessario che non venga abbassata la guardia ma, anzi, venga fatto ancora di più”. A dirlo è Gioacchino Alfano, Sottosegretario di Stato alla Difesa e coordinatore regionale in Campania per il Nuovo Centrodestra.

“È necessario – continua l’on. Gioacchino Alfano – affrontare e risolvere una volta per tutte l’annoso problema dei rifiuti, come ha già evidenziato il Ministro Galletti, e dare risposte ai cittadini. Ora De Luca e la Regione Camapania, come è previsto dalla legge, si facciano carico della multa per il problema dei rifiuti comminata dalla Corte di Giustizia UE”.

 

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