Incontro pubblico presso l’auditorium del Mav (Museo Archeologico Virtuale) a Ercolano tra l’amministrazione comunale, le associazioni e i cittadini per fare il punto sulle priorità d’intervento e sulle strategie operative da adottare a Ercolano.
Questo il desiderio della gente comune, di chi vorrebbe proprio cominciare a capirci un po’ di più confuso tra politici eternamente in contrasto tra loro per questioni personali e proclami di grande effetto mediatico ma dai risvolti pratici per la comunità inesistenti. Per chi è in buona fede, per chi amministratore o politico ha operato e opera bene quale migliore occasione per godere del giusto plauso del popolo ercolanese. In caso contrario un civile confronto finalizzato anche all’esternazione di critiche costruttive per il “rinnovamento” reale della città.
Perché sia chiaro: a Ercolano qualcosa proprio “non quadra”. Basti osservare come si riesce incredibilmente ad essere pro e contro gli stessi politici, come si confonda il plauso attribuito ad un amministratore con l’offesa arrecata ad un altro e soprattutto come si sia pronti sempre alla velenosa polemica mediatica tra amministratori per evidenziare palesi stonature. C’è poi la questione del comandante della polizia locale Francesco Zenti: da più parti il dirigente in periodo elettorale sembrava indicato dalla maggioranza come sostituibile, come non sempre all’altezza del ruolo mentre oggi, a posteriori, tale segnale sembra lasciare il posto ad una perfetta intesa tra Zenti e il primo cittadino Ciro Buonajuto.
Si sa la politica ha i suoi tempi e le sue strategie: ma dopo tante promesse e speranze sarebbe veramente il caso di fare chiarezza. Ci si augura che il sindaco Ciro Buonajuto possa accogliere questo appello come occasione costruttiva di dialogo tra ente comune e cittadini : il tutto per far si che la candidatura di Ercolano a capitale italiana della cultura assuma credibilità agli occhi dell’intera cittadinanza e non finisca per essere come sempre un progetto ad appannaggio di pochi eletti. Non c’è cultura ne rinnovamento senza confronto , senza dialogo: su questo punto non c’è discussione.
Alfonso Maria Liguori