Dieci persone “a nero”, tenute al lavoro in attività rischiose per la salute senza contributi previdenziali e senza copertura assistenziale.
È quanto scoperto dai Carabinieri della stazione di Pianura che insieme a personale dell’Asl Napoli 1 hanno effettuato un servizio predisposto per contrastare l’impiego illegale di manodopera e l’inosservanza delle norme per l’igiene e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
All’interno di un opificio specializzato nella lavorazione delle pelli in via Montagna Spaccata i carabinieri hanno accertato la presenza di 3 lavoratori “a nero”, denunciando per violazioni a norme di igiene e sicurezza un 43enne della zona, comminandogli sanzioni per circa 10mila euro.
L’attività imprenditoriale è stata sospesa.
A lavoro in una autocarrozzeria /autolavaggio in via Fergola sono stati scoperti ben 7 lavoratori tenuti “a nero” e denunciato il titolare 49enne, anche in questo caso, per violazioni a norme di sicurezza e igiene.
All’uomo sono state comminate sanzioni per 16mila euro e anche in questo caso l’attività imprenditoriale è stata sospesa.
L’operazione della stazione di Pianura segue quella del 22 febbraio scorso.
In quel caso ispezionando un opificio per la lavorazione di pelli su via Castaldi e Sequino erano stati scoperti 4 cittadini assunti “a nero”.
In quel caso i rappresentanti legali dell’opificio, un 71enne e un 70enne della zona, erano stati denunciati e multati con sanzioni per circa 18mila euro sempre per scarse igiene e sicurezza.









