Napoli, è ormai faida fra Marfella – Pesce e i Romano

esplosioneLa camorra colpisce ancora a Pianura: bombe carta distruggono quattro autovetture in via Cannavino. Riesploso il conflitto tra i clan Marfella – Pesce e i Romano a suon di stese, intimidazioni e ordigni piazzati sotto le auto di pezzi da novanta dei rispettivi gruppi.

Una vera e propria caccia a l’uomo che ha già prodotto vittime innocenti: un 21enne incensurato era stato giorni addietro ferito ad un piede per un clamoroso scambio di persona da parte dei sicari. Tre i proiettili esplosi contro la vittima di cui per fortuna solo uno andato a segno provocando ferite non gravi al malcapitato 21enne. Ormai gli schemi e i vecchi accordi tra clan sono saltati.

Oggi i nuovi ras usano Facebook per inviarsi messaggi di sfida e incitare i fedelissimi all’azione contro i nemici facendo leva sulla coesione e sulla forza dei rispettivi schieramenti criminali. Baby boss violenti e spesso cocainomani conterebbero gruppi di fuoco spietati composti da ragazzi poco più che adolescenti. Per poche centinaia di euro e forse uno scooter individui senza scrupoli comprano la vita di giovani sbandati a cui le istituzioni hanno negato troppo per troppo tempo.

Perché sia chiaro: se in tutta Napoli, dalla zona flegrea al centro, ci si ammazza ormai ininterrottamente in contesti sociali ai limiti dell’inverosimile dove lo Stato ad oggi resta entità sconosciuta ai più non si possono negare gravissime responsabilità governative a livello sia centrale che locale. Per i potenti un film da visionare divertiti e una realtà sulla quale lucrare: massoni, politici corrotti, imprenditori collusi tutti pronti a strumentalizzare tragedie umane per trarne il massimo profitto personale.

Non esiste senso morale ne coscienza alcuna per chi si arricchisce sulla fame , sull’ignoranza e sulla disperazione delle fasce più deboli della comunità. Chiacchiere, tante chiacchiere e promesse elettorali che poco o nulla hanno prodotto di buono per la città. Città che cinici imprenditori hanno imparato a spremere sino all’osso, facendo leva sulle passioni popolari e sulla voglia di riscatto di chi ha subito tutta la vita.

Quando si nasce in vicoli senza luce o in palazzoni di cemento inanimati dove a regnare sovrana è la camorra è difficile crescere onesti e credere in istituzioni che nemmeno si conoscono. Adeguata scolarizzazione, occupazione e sana aggregazione subito per evitare una resa senza condizioni al malaffare. Altro che fiction e retorica: a Napoli si muore sul serio, anche poco più che bambini, ammazzati per strada come boss, sfigurati da proiettili che stroncano i sogni e le illusioni di chi, forse, la possibilità di scegliere non l’ha mai avuta.

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