Dopo la settimana di fuoco, nel senso letterale del termine, nei paesi vesuviani si sta cercando di raggiungere la normalità e fare una prima conta dei danni. Questa mattina, a tal senso, nell’aula consiliare del comune di Terzigno si è svolta una conferenza stampa con il sindaco Francesco Ranieri, il Vice Questore del Corpo Forestale dello Stato – Responsabile del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Parco Nazionale del Vesuvio, Liberti e il Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio, Casillo.
“E’ stata una settimana dura – spiega il sindaco di Terzigno – ma fortunatamente tutto è rientrato grazie a tutti coloro che sono intervenuti per spegnere le fiamme. Il parco più bello d’Italia è stato attaccato da un incendio, che ovviamente è da ritenere doloso, il quale ha distrutto molti ettari di vegetazione. Grazie soprattutto al Corpo Forestale e alla Sma Campania che sono stati in prima linea per spegnere le fiamme. Loro così come noi: anche io infatti ho bruciato le mie scarpe per aiutare”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio Carrillo: “E’ un attacco criminale ma ben presto i responsabili dovranno fare i conti con la giustizia. Sono felice però per l’impegno che tutti hanno messo in campo durante l’emergenza ed è per questo che non accetto le critiche che ci sono piovute addosso. Fin dal primo giorno tutti si sono impegnati per evitare che l’incendio si diffondesse e ci sono le carte che affermano quello che noi diciamo”.
Il Vice Questore del Corpo Forestale dello Stato, Lamberti, invece si è soffermato sulle cause dei roghi: “Si tratta di un incendio doloso per il semplice fatto che mentre noi stavamo spegnendo un focolare, se ne accendeva subito un altro in una zona completamente diversa. Non possiamo rivelare ancora nulla considerato che le indagini sono in corso ma bisogna sottolineare che escludiamo due piste: prima di tutto la speculazione edilizia perchè l’area del Parco, per legge regionale, non è edificabile. Inoltre, evitiamo anche che sia stato qualche cacciatore sempre perchè nel Parco è vietato cacciare.
I Comuni più colpiti, comunque, sono Terzigno, San Giuseppe Vesuviano, Boscotrecase, Ottaviano mentre Trecase non dovrebbe essere stata colpita. Solo fra qualche giorno si potrà fare una stima dei danni. Se non fosse stato per i nostri uomini (che hanno fatto turni di oltre nove ore andando al di fuori dei limiti contrattuali) e per i vigili del fuoco, in compagnia degli uomini della Sma Campania,sarebbe stato veramente difficile spegnere l’incendio più grande degli ultimi anni”.
Per tutto il periodo dell’emergenza sono stati utilizzati in media due/tre elicotteri anche se in alcuni punti sono arrivati anche a quattro. Per velocizzare le operazioni i mezzi prendevano acqua da alcune vasche, inserite all’interno del campo sportivo comunale, riempite per l’occasione. Fortunatamente, il periodo complicato è terminato e ora si dovrà solamente lavorare per evitare che un Parco dalla bellezza incredibile come quello del Vesuvio possa essere salvaguardato in futuro.
Gennaro Esposito