Secondigliano: guerra di camorra a colpi di smentite in aula

case celesti secondiglianoLa cupola di Secondigliano pronta a smentire in aula le dichiarazioni dei pentiti: in particolar modo a parlare contro i collaboratori di giustizia gli Abbinante ovvero il cuore pulsante, insieme agli Amato-Pagano, del gruppo  camorristico meglio noto come Scissionisti. In pratica secondo i boss di Secondigliano alcuni pentiti accuserebbero in modo infondato gli Abbinante, probabilmente mossi da strategie studiate a tavolino con sodalizi camorristici rivali prima del pentimento.

Mai come in questo momento Secondigliano è immersa nel più profondo caos sotto il profilo malavitoso determinato dall’abilità del boss latitante Marco Di Lauro (attualmente segnalato tra la Spagna e il Sud America) di mettere i gruppi criminali della zona uno contro l’altro.  Tempo addietro si era ipotizzata una scalata al potere camorristico della Vanella Grassi ma il pentimento del ras Antonio Accurso e l’arresto del fratello Umberto (considerato leader carismatico della Vanella e attualmente detenuto al 41 bis) avrebbe messo in serie difficoltà un clan che sarebbe sul punto di sfasciarsi definitivamente.

Altri cani sciolti alla ricerca di facili guadagni, altri killer a pagamento della camorra pronti a offrirsi al migliore offerente. Un quadro tanto miserabile quanto pericoloso per gli onesti cittadini che temono di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Un dato questo che non va assolutamente sottovalutato: chi conosce le realtà  di cui si narra (francamente a volte abbiamo l’impressione che si riporti di fatti e luoghi completamente sconosciuti a chi li descrive) sa bene che si parla di criminali senza scrupoli, gente capace di ammazzare un adolescente perché li ha fissati o semplicemente non salutati. Cocaina a fiumi, alcol e fanatismo per i nuovi ras di un sistema che della vecchia camorra ha conservato ben poco.

Radio mala parlerebbe del tentativo degli Amato-Pagano di organizzare un summit per serrare i ranghi  e riappropriarsi di un territorio che non è più l’oasi felice che  era stata con i Di Lauro per pusher e tossicodipendenti.  Storiche piazze di spaccio distrutte, spacciatori costretti a spostarsi continuamente tra defezioni eccellenti e intese sottobanco.

Infine il tentativo attraverso i pentiti di colpire rivali troppo forti da affrontare sul campo. Della serie: in casa camorra a Secondigliano si balla una macabra “tarantella” triste presagio di  violenza e morte  in una delle aree più a rischio della città.


Alfonso Maria Liguori  

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Alfonso Maria Liguori
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.