In quanti hanno già avvistato zanzare? In quanti sono già corsi ai ripari con spray, citronella, creme e gonfiori fastidiosi e antiestetici?
Ogni anni arrivano prima e vanno via più tardi. Colpa delle condizioni climatiche, sì ma brave loro ad adattarsi a più tipologie di fasce climatiche.
Tanti gli studi che si accavallano negli anni e che vengono fuori in prossimità dell’estate. Molti non si limitano a studiare l’insetto in sé ma si spostano negli angoli più angusti del pianeta per capire se la vita delle zanzare sia possibile a ogni tipo di condizione.
Dalla Guyana alla Cambogia, passando per Cina, Senegal, Brasile fino alla foresta Zika, in Uguanda, dove è nato l’omonimo virus.
Le zanzare, per il momento, si accontentano di uccidere 830 mila persone all’anno, ponendosi tra gli esseri viventi più letali del pianeta. Già Bill Gates, con la sua Mosquito Week, aveva già proposto una sorta di arte di combattere le zanzare.
Le zanzare “tigre” arrivate dall’Asia hanno conquistato territori sempre più vasti, sono capaci di pungere di giorno e di notte, sono resistenti, adattabili e sono portatori di virus e parassiti pericolosi, come la Chikungunya che, nel 2006, infettò 270 mila persone sull’isola francese della Réunion provocando la morte di 248 persone. 200 casi di contagio furono registrati a Ravenna). Tutti noi ricordiamo la più recente Zika, arrivata in Europa all’inizio dello scorso anno. Infettò più di un milione di persone in Brasile.
Attualmente è il virus della Dengue di cui sentiremo parlare, visto il suo avanzare veloce.
Le zanzare vendono dai Paesi lontani?
Una cosa su cui gli studiosi sono concordi riguarda la convinzione che si ha sul fatto che siano i Paesi lontano a trasmettere le malattie. Negli anni ’50, quando i Paesi lontani avevano molta meno possibilità di entrare in contatto con noi, in Maremma si moriva per punture di zanzare, così nelle zone adiacenti al Po.
Nemmeno i nostri inverni rigidi sono un deterrente per le zanzare. Esse si adattano velocemente all’ambiente. Potrebbero imparare a viver in zone fredde quali quelle dell’estremo Nord. Del resto in Scandinavia e in Canada si trova la più alta densità di zanzare nel mondo. Se la razza umana esiste da circa 7 milioni di anni, le zanzare sono presenti sulla terra da 250 milioni di anni.
In un secolo si succedono quattro generazioni di uomini e 700 di zanzare. E’ facilmente immaginabile quante occasioni abbiano più dell’uomo di mutare per adattarsi ai cambiamenti che vive la terra. Il riscaldamento del pianeta anche volge a loro vantaggio:sopra i 16 gradi, la zanzara riesce a vivere senza problemi e a riprodursi.
Non conviene però un genocidio di zanzare
Incrociando ricerche di medici, scienziati ed entomologi che ogni giorno vedono morire bambini per una puntura di zanzara, la conclusione è la stessa: controllare l’evolversi delle zanzare, proteggersi da esse, sì. Ma non sradicarle
Esistono i mezzi scientifici e tecnologici per una distruzione di massa dell’insetto ma non si risolverebbe il problema a monte. Non sono le zanzare a provocare morte e malattie ma i parassiti e i virus che trasportano, sicuramente capaci di trovare altri corrieri che li possano portare in giro. Inoltre, da non sottovalutare, le zanzare sono nutrimento di uccelli, pesci e invertebrati che senza il loro cibo rischierebbero l’estinzione.
Cosa ci resta da fare
Test, anche su cavie umane, hanno dimostrato che nulla è efficace al 100% per allontanarle. Il DEET, la molecola repellente contenuta da molti prodotti farmaceutici garantisce di allontanare le zanzare dalla pelle umana fino a 420 minuti dopodiché occorre riapplicare il prodotto.
Anna Di Nola