Diciassette coltellate ad un ragazzino diciassettenne per portargli via il cellullare : è accaduto a Napoli 2 giorni fa , tra piazza Cavour e via Foria , dove 4 criminali, con ogni probabilità minorenni, hanno cercato anche di infliggere il colpo di grazia alla vittima colpendolo alla gola. Una aggressione disumana : tanti fendenti sferrati , secondo le prime ricostruzioni, nel giro di pochissimi minuti davanti a decine di passanti.
Il tutto poco dopo le 17,00 e in pieno giorno. “Ero a casa quando ho sentito suonare il cellulare – ha raccontato la mamma di Arturo, la giovanissima vittima – uno sconosciuto mi ha detto che era accaduto qualcosa a mio figlio, “niente di grave”, pur sollecitandomi a raggiungerlo quanto prima . Mentre camminavo per raggiungere il posto indicatomi continuavo a chiedermi che cosa potesse essere successo: Arturo era uscito da mezz’ora, a piedi, doveva solo andare a ritirare un certificato per il fratello dal medico di base, sarebbe tornato di lì a poco per rimettersi a studiare”.
Invece di arrivare sano e salvo dal dottore il povero Arturo si è imbattuto nella peggiore feccia di Napoli che non ha esitato a colpirlo quasi a morte per rapinarlo del telefonino. Attimi drammatici per i familiari della giovane vittima , soprattutto quando al pronto soccorso si sono sentiti dire dai medici : “ faremo il possibile”. Il terrore di perdere un figlio, uno studente al quarto anno di liceo scientifico senza vizi o strane frequentazioni deve aver fatto piombare nel più assoluto baratro i genitori .
Poi la luce : i sanitari parlano di prognosi riservata ma non di pericolo di vita. Durissima la reazione della madre di Arturo : “Come farà a credere nel futuro? A trovare autostima e forza di ricominciare? Ora sento che è giusto scappare da Napoli, mio figlio, temo, non riuscirebbe a ricominciare a vivere qui . A questo punto non riuscirei a pensare di poter continuare a vivere in questa città. Mi aspetto giustizia in tempi rapidi e indignazione da parte della società civile. Serve la responsabilità di tutti. Non è il dramma di mio figlio: questo tentato omicidio strappa il futuro e i sogni dei ragazzi perbene di questa città. Ci sono 4 bestie pronte a sgozzare chiunque: non possono avere attraversato Napoli sporche di sangue senza essere viste da nessuno”.
Alfonso Maria Liguori