Boscoreale, nasce “CortoCircuito” per dare la scossa alla politica locale

Intanto, la presentazione ufficiosa avverrà tra qualche ora con l’affissione di manifesti appello alla cittadinanza a attivarsi

Il battesimo ufficiale di «CortoCircuito» il gruppo politico – social – culturale che è nato da qualche mese da frange politiche dissidenti dalla politica ufficiale che, a Boscoreale, sta assistendo impotente alla scomparsa del tessuto sociale cittadino, ci sarà a breve termie. Pochi giorni. O, al più tardi tra qualche settimana. Intanto, la presentazione ufficiosa avverrà tra qualche ora con l’affissione di manifesti appello alla cittadinanza a attivarsi per far nascere «un’altra Boscoreale» in cui guardare al futuro «attraverso una nuova concezione del rapporto tra Istituzioni e cittadino».




Insomma, un gruppo di cittadini facenti parte di quella che viene detta “società civile” che sino a oggi ha subito in silenzio degrado e sfascio del territorio e ha deciso di generare un «CortoCircuito» tra la gente comune e la politica di mestiere, dando la “scossa” alla città. Formato da tre associazioni di base: «Il Melograno» di Nicola Marano, «Agorà – Acli», di Bruno Cammarota, e «Guernica», di Sergio D’Alessio, il nuovo soggetto socio – politico può contare su una quarantina di adesioni qualificate. Spesso, con un retroterra politico di tutto rispetto. Come nel caso di Raffaele Pisacane, Luigi Buffone, Enzo Marra, Lello D’Errico, Pasquale di lauro, Vito Feliciello, Alba Auricchio e Luigi Ardizio, tra gli altri.

«È tempo di avere consapevolezza che con la partecipazione, miglioriamo noi e la società in cui viviamo, a partire da esperienze reali, con idee condivise e utili, con chi ha a cuore il bene comune» – scrivono sul manifesto che dal centro alla periferia sarà affisso in ogni angolo di strada o piazza. Continuando:«NON CI SONO PIU’ ALIBI!!! OCCORRE UNA SVOLTA!!!! Vogliamo ascoltare e mettere in pratica il suggerimento di Papa Francesco, “il modo migliore per dialogare non è quello di parlare e discutere, ma quello di fare qualcosa insieme”.




La città è lo spazio più avanzato della società umana, che si chiama civile perché deve offrire occasioni di Cultura, di Lavoro, di Incontro e di Conoscenza , offrire una Scuola migliore ed un territorio salubre… Occorre, pertanto, lavorare con nuove metodologie, per una città diversa, plurale, inclusiva e rinnovata, osteggiando la politica che non ascolta e che abbandona gli ultimi». Insomma, un vero e proprio terremoto politico di cui si stava avendo già sentore da qualche mese e che i vecchi capi dei gruppi politici di Boscoreale tenevano d’occhio. Il timore che la neoformazione possa scendere in campo con un proprio candidato o appoggiando nelle lezioni ammnistrative del giugno prossimo un nome nuovo e non coinvolto con i centri di potere cittadini, è forte.

E lo sconquasso che potrebbe generare nei giù precari equilibri interni dei vari Pd, Fi e altre formazioni, più o meno piccole, è uno spettro che agita i sonni di parecchi “grandi vecchi”. Questo vuol dire che i vari Casillo, Langella, Tafuro e lo stesso sindaco Uscente Balzano (che ancora non si capisce se e con quale schieramento scenderà in campo) devono stare allerta e cercare di parare il colpo. Il rischio di una mazzata elettorale è ben presente. Il tutto senza contare il Movimento 5stelle che, nonostante sia ancora frammentato e non abbia un candidato pronto, è deciso a scendere in campo da solo e a dare battaglia a tutti.

Alfredo Sorrentino



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