Sequestrato e picchiato per un debito di 25 euro: choc in Campania

Dopo ulteriori minacce e violenze, il ragazzo è stato trascinato in un nocelleto e legato ad un albero: "Se non ti uccide il freddo, ti uccido io domani"

Per 25 euro è stato sequestrato, picchiato e infine lasciato al freddo legato a un albero. Poteva andare peggio per un 17enne di Altavilla Irpina (Avellino) prelevato al terminal dei bus del capoluogo irpino da due coetanei, e costretto a salire a bordo dell’auto guidata dalla madre di uno dei due. I tre giovani sono stati fatti scendere nei pressi di un garage dove la vittima è stata picchiata con mazze di legno, legata con le mani dietro la schiena ad una sedia e imbavagliata con un manicotto da moto messogli in bocca coperto da nastro adesivo.




Dopo ulteriori minacce e violenze, il ragazzo è stato trascinato in un nocelleto e legato ad un albero: “Se non ti uccide il freddo, ti uccido io domani”, avrebbe detto il 18enne a cui non erano stati restituiti 25 euro prestati due giorni prima, prima di prendergli l’orologio e andare via. La vittima è riuscita a liberarsi e a chiedere aiuto ai carabinieri che hanno identificato gli aggressori: dovranno rispondere di estorsione, sequestro di persona e rapina. Ancora violenza tra ragazzi, scene di ordinaria follia che ormai si susseguono in Campania a ritmo impressionante.

Siamo in piena emergenza sul fronte della brutalità giovanile : un problema delicatissimo da affrontare in tempi utili e in modo concreto da parte delle istituzioni competenti prima che ci scappi il morto. Non vorremmo essere costretti a dover commentare l’ennesima tragedia annunciata.

Alfonso Maria Liguori



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Alfonso Maria Liguori
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.