Torre Annunziata e Boscoreale, slitta ancora il maxi processo ai narcos

Una serie di difetti di notifica avrebbero rinviato a giugno la prima udienza di un procedimento che si trascina ormai da 10 anni

Processo stregato per i Narcos coinvolti in un maxi processo che vede sul banco degli imputati i Gionta di Torre Annunziata, gli Aquino di Boscoreale , i Lo Russo di Miano e i Castaldo di Caivano. Una serie di difetti di notifica avrebbero rinviato a giugno la prima udienza di un procedimento che si trascina ormai da 10 anni. Una vicenda giudiziaria che a monte avrebbe coinvolto in tutto 141 imputati : oggi alla sbarra ne sarebbero rimasti 121 di cui 103 avrebbero optato per il rito abbreviato.




Tra i personaggi protagonisti in negativo della vicenda giudiziaria Valentino Gionta junior, nipote del super boss mai pentito e fondatore dell’omonimo clan Valentino senior, Pasquale Gionta, figlio del ras oplontino, Francesco Casillo, capo camorra di Boscoreale e Natale Scarpa, nipote omonimo del pezzo da 90 dei Gallo-Cavalieri trucidato davanti allo stadio “Giraud” di Torre Annunziata nel 2006. A sparare, secondo le rivelazioni dei pentiti, furono due killer dei Gionta, ovvero Luigi Maresca e Francesco Amoruso (deceduto in stato di detenzione al 41 bis): assolti invece i figli del ras Valentino Pasquale e Aldo, il primo con formula piena e il secondo per insufficienza di prove.




Un agguato che segnò la ripresa delle ostilità tra i due gruppi criminali mietendo vittime in entrambi gli schieramenti da bollettino di guerra: 4 omicidi in 3 giorni nel 2007. Una mattanza che durò fino al 2012, anno in cui i Gionta persero terreno consentendo ai Gallo di spadroneggiare sul territorio. Nel 2013 i Gallo subirono a loro volta una massiccia operazione di polizia che porta dietro le sbarre 90 affiliati con l’accusa di associazione a delinquere, estorsione, porto abusivo d’arma da fuoco, omicidio e traffico internazionale di stupefacenti.

Alfonso Maria Liguori



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Alfonso Maria Liguori
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.