Napoli. Processo Eternit bis, prima udienza

A processo Stephan Ernest Schmydheiny, imputato per omicidio volontario per aver provocato il decesso di otto lavoratori operanti presso lo stabilimento della multinazionale svizzera

Si è tenuta oggi la prima udienza dibattimentale, del processo Eternit bis (Proc. n. 5231/2017 R.G.N.R. e n. 16310/2017 R.G. G.i.p.) che, accogliendo le

 

richieste dei pm Giuliana Giuliano e Anna Frasca, vede l’ex ad, Stephan Ernest Schmydheiny, imputato per omicidio volontario per aver provocato il decesso di otto lavoratori, operanti presso lo stabilimento della multinazionale svizzera di Napoli-Bagnoli, tutti deceduti per mesotelioma pleurico tra il 2000 e il 2009.

Accolte anche le tesi dell’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che continua la sua battaglia per assicurare giustizia ai lavoratori dell’Eternit e ai loro familiari, che si è costituito parte civile con l’Avv. Flora Rose Abate del Foro di Napoli.

Il processo si è svolto nell’aula 116 dinanzi la II Sezione della Corte di Assise di Napoli, presieduta da Alfonso Barbarano, giudice a latere Maurizio Conte, e i giudici popolari che hanno rinviato la causa al 15 maggio 2019 per decidere sulle eccezioni di esclusione delle parti civili, e per le repliche delle parti civili e dei loro difensori. “Il magnate svizzero non riuscirà ad impedirci di supportare l’azione del Pubblico Ministero nell’istanza di giustizia per le morti di amianto in Eternit Bagnoli” – è il commento di Bonanni – “nella prossima udienza insisteremo in maniera determinata perché tutte le eccezioni siano rigettate”.

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