Passione e-commerce: come le compravendite online hanno cambiato le abitudini degli acquirenti in Italia
Se inizialmente, quando si è affacciata la possibilità di effettuare acquisti online direttamente da casa, potevano esistere delle persone scettiche rispetto a tale metodo, ora piano piano quella dell’e-commerce è una pratica che si sta diffondendo a macchia d’olio in Italia, tra varie fasce di popolazione, per età, reddito e anche per provenienza.
Si tratta di un fenomeno che riguarda infatti tutte le regioni indistintamente, da Nord a Sud, almeno in base a quanto emerge da una ricerca della società Alkemy, un digital enabler tra i più importanti in Italia. Secondo tale indagine i picchi rispetto agli acquisti via Internet, a livello regionale, si sono riscontrati in Lombardia, in Lazio e anche in Veneto, con un 40 per cento della concentrazione rispetto alle compravendite totali effettuate. Vista anche la densità di popolazione, tra le province più attive nella pratica dell’e-commerce c’è Napoli, insieme a Milano, a Roma e a Torino.
Dalla ricerca emerge inoltre che il periodo preferito per gli acquisti via web è l’inizio del mese, forse anche a dimostrazione della volontà di risparmio e pianificazione degli acquirenti di Internet, a specchio in ogni caso di una tendenza alla spesa che è propria anche del commercio tradizionale.
I dati registrati e diffusi dai vari addetti ai lavori negli ultimi anni sono dunque piuttosto esemplificativi e fanno capire come probabilmente anche gli scettici iniziali rispetto agli acquisti via Internet, si stiano piano piano affidando a questa realtà o comunque ne siano venuti in contatto, magari grazie a un regalo o all’esperienza di un parente e/o di un amico.
Innanzi tutto, ecco quali sono i settori trainanti in Italia rispetto all’e-commerce, secondo un’indagine relativa all’anno 2018
- informatica
- elettronica
- abbigliamento
- editoria
- cibo
- prodotti di bellezza
- beni di arredamento
- automobili e accessori
- trasporto e turismo
- assicurazioni
Tali settori hanno avuto percentuali di crescita variabili, magari anche a seconda delle tendenze del momento. Secondo un sondaggio della società Idealo (che è stato condotto tramite Bilendi), tra i beni più desiderati dagli italiani ci sono le scarpe e le sneakers, al terzo posto dopo l’abbigliamento e la moda e l’elettronica, che fa da capofila.
I numeri, dunque, sono inconfutabili e in ogni caso rappresentativi di come le cose, rispetto all’approccio al commercio e agli acquisti stiano progressivamente cambiando, tra fattori positivi e negativi. Tra i potenziali rischi di questo sistema – talvolta reali – ci sono la sicurezza dell’utente – in termini di privacy, soprattutto in riferimento all’aspetto della transazione -, e l’affidabilità reale del venditore, visto che oramai su Internet si vende di tutto, anche ai limiti della legalità o in piena violazione delle norme e del buon senso.
Tra le opportunità maggiormente riscontrate dagli utenti ci sono invece la ricca varietà di scelta di servizi e prodotti, la praticità legata alla consegna a casa e, spesso, la componente indispensabile del risparmio, dati gli sconti spesso consistenti offerti via via dagli operatori e dai venditori online. Anche i metodi di pagamento sono importanti: oltre alla tradizionale carta di credito, al bonifico oppure al contrassegno, i metodi che vanno per la maggiore sono ormai PayPal e le carte prepagate, ormai accettate ovunque: ad esempio basti pensare che anche i casino online accettano Postepay e altre carte, così i maggiori operatori dell’intrattenimento via web.
La Campania, una regione traino per l’e-commerce
Ormai dunque la Rete sta conquistando tutti i settori, dall’intrattenimento alla spesa, grazie anche a una tecnologia sempre più mobile e innovativa.
Se al Sud la tendenza a comprare tramite Internet è meno radicata che al Nord, almeno in termini statistici e tenendo conto delle dovute differenze, esistono però delle rilevanti eccezioni: come si è visto Napoli è tra le province maggiormente attive in termini di compravendite via Internet e, valutando invece la dimensione regionale, buone sono le percentuali in territori come la Calabria e la Sicilia.
Stando ai dati di Infocamere e di Unioncamere in soli dieci anni è aumentato di tre volte il numero dei venditori italiani su Internet, con differenze da regione a regione.
I territori che hanno fatto registrare un maggior tasso di crescita, oltre alla Lombardia, sono stati, Campania e Lazio, con una crescita rispettiva di 2.018 e 1.555 unità.
Se si fa invece riferimento al ritmo di crescita, ancora la Campania è sul podio insieme all’Abruzzo e alla Calabria, con una media di oltre 35 punti percentuali di crescita ogni anno.
Pare inoltre che il 20 per cento dei campani si serva di Internet per effettuare gli acquisti online, prevalentemente in occasione dei saldi di fine stagione.