A Napoli, al PAN di Via dei Mille , sin dal 10 settembre, rassegna di “Corti sul lettino”, proiezioni di storie brevi di cinema-psicanalisi; ad inaugurare il cartellone è stato Gianfranco Gallo, con il suo corto “Denyse al di là del vetro”. Gallo è nato, come autore –attore (di teatro e di cinema ) e, possiamo dire, che l’arte gli “scende da li rami”, in quanto figlio di Nunzio Gallo, grande cantante che ha contribuito in gran parte a diffondere la canzone napoletana nel mondo; Gianfranco è anche nel cast di “Gomorra” ed oggi lavora spesso con il fratello Massimiliano anch’esso attore in voga che ha vinto anche premi alla Mostra del Cinema di Venezia.
“Cinema e teatro, afferma il regista-attore-autore, sono mezzi importanti anche per denunciare, nonché come argomento di discussione per far pensare”.
“Il racconto filmico di ”Denyse al di là del vetro” è la storia di una bambina, come recita la presentazione, innamoratissima di suo padre, noto boss della Camorra, nata nel momento in cui il genitore aveva già 14 ergastoli e una prossima misura carceraria (41 bis) che gli avrebbe consentito, una volta al mese per un’ora di vedere i attraverso un vetro i suoi parenti.
Da quando la ragazza compirà 12 anni non potrà abbracciare suo padre e dovrà parlare con lui attraverso un vetro”.
Federico Orsini