Traffico di cocaina in Campania, arrestato il latitante Basilio Lanzilli “Armando”

A causa della perdita subita ed essendosi interrotte le trattative da tempo avviate con i fornitori colombiani, il Lanzilli aveva intrapreso una parallela attività di traffico “domestico” finalizzata all’acquisto e alla cessione di ingenti quantitativi di cocaina e hashish

I finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno individuato e arrestato il 45enne Basilio Lanzilli, alias “Armando”, ricercato dal 1 agosto 2019 quando era sfuggito alla cattura a seguito dell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica – VII Sezione, che lo ha visto coinvolto con altri 5 soggetti in un traffico di sostanze stupefacenti nel territorio campano.

La figura di Lanzilli era emersa nell’ambito di un’operazione condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea – denominata “FLOWERS 2016” – recentemente sfociata nell’arresto per traffico internazionale di droga di 12 persone, quali soggetti interessati nella fallita importazione di 55 kg. di cocaina provenienti dalla Colombia, sequestrati il 31 marzo del 2016 dalle Autorità Doganali Statunitensi presso l’Aeroporto di Atlanta.



A causa della perdita subita ed essendosi interrotte le trattative da tempo avviate con i fornitori colombiani, il Lanzilli aveva intrapreso una parallela attività di traffico “domestico” finalizzata all’acquisto e alla cessione di ingenti quantitativi di cocaina e hashish da destinare alle “piazze di spaccio” del capoluogo. Le attività di ricerca condotte dagli specialisti della Sezione Antidroga del G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) di Napoli si sono concentrate prevalentemente sulle persone più vicine all’indagato e, grazie agli elementi investigativi raccolti, si è potuto accertare che questi da circa un mese aveva preso in locazione un appartamento da utilizzare verosimilmente come nuovo “covo”.

Non appena individuata l’esatta l’ubicazione dell’immobile e avuta la certezza dell’effettiva presenza del Lanzilli, sono immediatamente scattate le operazioni di osservazione e appostamento, culminate con il blitz e l’arresto del latitante.



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