La Campania rientra tra le regioni dell'”area gialla”, con le restrizioni più lievi previste per l’emergenza covid. Lo ha detto in conferenza stampa, questa sera, il premier Conte. Restano quindi aperti con gli orari attuali bar e ristoranti.
Si attendeva la decisione del ministro Speranza per la Campania ed è arrivata con l’annuncio del premier in serata dopo una giornata in cui si sono rincorse voci e comunicati.
Il Ministero della Salute ha dunque considerato la Campania una regione a rischio medio e pertanto non sarà sottoposta alle maggiori restrizioni previste per le aree arancioni e rosse. Speranza, che era quella anche di tutti i cittadini campani, ha considerato la situazione della regione guidata dal presidente De Luca meno grave rispetto alle aspettative. Inizialmente infatti era stata posizionata nella lista arancione.
Meno restrizioni e più libertà per i campani, misure anti-Covid meno stringenti rispetto a quelle previste per l’area arancione, come il blocco degli spostamenti tra Comuni.
Confermata l’entrata in vigore delle misure del nuovo Dpcm a partire da venerdì 6 novembre 2020 per un mese fino al 3 dicembre. Sarà invece rivista la permanenza nell’area di appartenenza tra 14 giorni e sempre in base alla situazione epidemica che andrà a concretizzarsi, la Campania potrebbe essere confermata “Gialla” o passare in altra zona di contagio.
Zone gialle
Nelle zone gialle scatta il divieto lasciare la propria abitazione dalle 10 di sera alle 5 del mattino, fatte salve le ragioni di lavoro e di salute. Gli alunni delle superiori seguiranno le lezioni da casa, mentre i mezzi del trasporto pubblico, autobus, metropolitane, treni regionali, non potranno accogliere più del 50% della loro capienza massima. Fino a oggi il limite è dell’80%. Vengono chiusi i teatri, i cinema e i musei, mentre restano accessibili i parchi e anche le aree gioco. Nelle zone all’aperto resta comunque il divieto di assembramento e l’obbligo di rispettare la distanza di almeno un metro.