La Cina ha messo in moto prepotentemente la macchina della propaganda: l’obiettivo è scaricare sull’Italia la “colpa” del coronavirus. O, meglio, di far credere ai propri cittadini cinesi prima e poi al mondo intero che il virus abbia avuto origine nel nostro Paese nel 2019. Almeno due mesi prima del “loro” presunto primo caso.
Coronavirus, Cina e Italia
Insomma, ricordate tutta la polemica che ruotava attorno alla città cinese di Wuhan? Del mercato in cui si vendeva la carne di animali selvatici? Ricordate i pipistrelli, i pangolini? Rimembrate le infinite polemiche tra l’ormai ex presidente Usa Donald Trump e la Cina? Con il tycoon che affermava roboante: “Ce la pagherete cara”? Ricordate le inchieste su quel laboratorio sempre a Wuhan?
Ecco, la Cina vorrebbe adesso che il mondo dimenticasse. La società civile, ovviamente, è lontana anche dall’idea trumpiana di dover addossare le colpe a qualcuno se un virus nasce e si diffonde diventando pandemico. Ma alla Cina non basta. E l’occasione si è presentata non molto tempo fa quando sul Tumori Journal è comparso un articolo dell’Istituto Tumori di Milano intitolato “Unexpected detection of Sars-CoV-2 antibodies in the prepandemic period in Italy”.
Lo studio sotto la lente
Si tratterebbe di un articolo di basso impatto scientifico in quanto pubblicato su una rivista non molto importante del settore, ma tant’è. Lo studio riguarda l’analisi di 959 campioni di sangue: 111 di questi avrebbero rivelato la presenza di anticorpi contro il Sars-Cov-2 tra settembre 2019 e febbraio 2020. La deduzione è che molto prima che la pandemia fosse conclamata in Italia il virus si fosse già diffuso in tutto il Paese infettando un’elevata percentuale della popolazione.
“Il virus è apparso così”
Per la Cina è stato come andare a nozze. “Un nuovo rapporto – si legge sul Quotidiano del Popolo del 17 novembre – rilasciato da un’istituzione medica italiana mostra che la prima ondata del nuovo coronavirus non è stata introdotta dalla Cina. Il virus è apparso nella regione italiana all’inizio del settembre 2019”. E’ intervenuto anche il ministero degli esteri cinese così: “L’analisi delle acque reflue italiane avevano dimostrato la presenza del coronavirus a Milano e Torino suggerendo che la fonte originale del nuovo coronavirus non fosse la Cina. La Cina non ha avuto alcuna epidemia sino a gennaio del 2020 mentre l’Italia ha rilevato la presenza del virus già l’inizio di dicembre”.
La Cina sta diventando assordante, oltre che assurda. Cosa dice, invece, il nostro Governo? Ci piacerebbe tanto saperlo.