Un atteso, temuto e in parte evocato lockdown chiuderà nuovamente la Campania. Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati della Cabina di regia, ha firmato l’ordinanza. Il presidente Vincenzo De Luca lo aveva annunciato nel pomeriggio di ieri: “Siamo ormai in zona rossa perché il livello di contagio non si può più reggere”.


L’Indice Rt nazionale questa settimana risale all’1.06 (era 0.99). E’ un dato molto negativo se pensiamo che l’Rt risale la soglia a rischio dell’1 per la prima volta dopo sette settimane. L’andamento dell’epidemia Covid è chiaramente in netta crescita: salgono i nuovi casi, aumenta lo stress delle strutture ospedaliere, in particolare terapie intensive e ricoveri, cresce il tasso di positività. Le varianti ci hanno traghettato nella terza ondata.

La regione Campania e Napoli passano quindi in zona rossa. L’annuncio del governatore ha anticipato il report sul monitoraggio settimanale dell’Iss, che nel tardo pomeriggio ha decretato le nuove strette su tutta l’Italia. Il Friuli Venezia Giulia e il Veneto passano in arancione, mentre Lazio e Liguria restano gialle. La Lombardia già da ieri è in fascia “arancione rafforzato” per volere del governatore Attilio Fontana.



Ecco come si ricolora l’Italia

Zona rossa
Campania, Basilicata e Molise.

Zona arancione
Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Piemonte, Umbria, Toscana e le province autonome di Bolzano e Trento.

Zona gialla
Liguria, Lazio, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta.

Zona bianca
Sardegna.




Zona Rossa – le regole

Il passaggio in zona rossa della Campania determina una rigida stretta su divieti e regole, in particolare sugli spostamenti. Sono pochi i movimenti consentiti. Vediamo dunque cosa si può fare e cosa no in zona rossa.

Spostamenti dal comune: in zona rossa non è consentito spostarsi, anche all’interno del proprio comune. Si può solo per motivi di lavoro, urgenza o salute. E per giustificarlo serve l’autocertificazione.

Spostamenti dalla regione: gli spostamenti tra regioni sono vietati fino al 27 marzo. Ci si può spostare solamente con autocertificazione e per i seguenti motivi: lavoro, urgenza, salute.

Visite ad amici e parenti: non è consentito, in base al nuovo Dpcm Draghi, far visita ad amici e parenti, né fuori dal proprio comune né all’interno di esso.

Seconde case: in zona rossa è vietato spostarsi verso le seconde case. Ma è consentito il “rientro”.

Bar e ristoranti: bar e ristoranti sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto e per la consegna a domicilio.

Negozi aperti: i negozi in zona rossa sono chiusi. Restano aperte farmacie e punti vendita di beni di prima necessità.

Parrucchieri e centri estetici: in zona rossa parrucchieri, barbieri e centri estetici sono chiusi.

Sport: in zona rossa è consentita l’attività motoria in prossimità della propria abitazione e con l’obbligo di indossare la mascherina. L’attività sportiva è consentita solo in forma individuale.

Mostre e musei: in zona rossa musei e mostre sono chiusi.



Zone Covid: i criteri

Il nuovo decreto Draghi inquadra le quattro zone in questo modo:

Zona rossa “Le Regioni nei cui territori l’incidenza settimanale dei contagi è superiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti e che si collocano in uno scenario di tipo 3, con livello di rischio almeno moderato”.

Zona arancione “Le Regioni nei cui territori l’incidenza settimanale dei contagi è superiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti e che si collocano in uno scenario di tipo 2, con livello di rischio almeno moderato, nonché quelle che, in presenza di una analoga incidenza settimanale dei contagi, si collocano in uno scenario di tipo 1 con livello di rischio alto”.

Zona gialla “Le Regioni nei cui territori sono presenti parametri differenti da quelli indicati alle lettere a), b), c)”.

Zona bianca “Le Regioni nei cui territori l’incidenza settimanale di contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive e che si collocano in uno scenario di tipo 1, con un livello di rischio basso”.



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