Si doveva vincere per centrare i play off e s’è vinto. Vero che ci sono voluti quasi 85 minuti per segnare il goal vittoria ma va bene così. In verità non è stata una brutta partita, ma neanche s’è sfiorato l’acme del bel gioco, ma non si può chiedere di più a calciatori che sono arrivati in uno stato di stanchezza mentale stando alla disamina fatta da mister Ferraro.


Certo che questo è un campionato molto particolare, con la pandemia che ha sconvolto i piani di tutto, con partite non giocate, con calciatori colpiti dal virus, ma nonostante tutto il campionato sta arrivando alla fine. Guardare oggi la classifica fa rabbia, pensare che se non si fossero fatti tanti errori, forse oggi la situazione sarebbe diversa, ma i se ed i ma non hanno mai fatto la storia, però… Ecco il però, cosa succederà l’anno prossimo?

Tutto tace, nessuno si sbottona e ciò crea chiacchiere e sussurri in tutti quelli che seguono i bianchi, da troppo tempo “cocozza” (ma ora si potrebbe anche passare ai nostri colori, che dal 1908 hanno costruito la leggenda). Sono un romantico, ma quella maglia bianca riesce sempre a dare una carica in più.

Comunque, passiamo a qualche spunto della gara. Primo minuto il Formia mette paura, ma non segna, di certo non è venuto a fare catenaccio, ma a giocare una partita onesta, basando il gioco sulla velocità con un Pirozzoli sempre pronto a comandare la difesa e ad imbastire il gioco.


Il Savoia da parte sua ha cercato triangolazioni e creato gioco, ma i raddoppi di marcatura su De Petris e Caso Naturale hanno bloccato il risultato. Cekketto, che in definitiva s’è mosso molto, ben liberato da un cross lungo, s’è trovato davanti al portiere Trapani, facendosi ipnotizzare dallo stesso.

Secondo tempo entra Sorrentino al posto dello slovacco che manifesta ancora postumi dell’incidente subìto tempo fa, la partita non cambia fino al 40° quando da un calcio d’angolo De Rosa segna il sospirato goal. Sulle ali dell’entusiasmo lo stesso De Rosa mette in fila tre difensori per il raddoppio, ma poi viene fermato.

Insomma non sarà stata ‘na bella partita ma ‘u Savoia ha vinto, po’ verimme che succere, ma pe’ piacere, facitece capì e sempe pe’ piacere… chella maglia cocozza nun c’azzecca chiù. Nuj simme ‘u Savoia, i bianchi di Torre Annunziata. Va bene così, ti sei sfogato? E ora basta, pensiamo a domenica prossima, magari senza pensare alla Nocerina che sta un poco sotto.

Ernesto Limito



Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano