Tanta gente, tante lacrime e tanta rabbia, hanno accompagnato la salma di Antonio Morione nella Chiesa dello Spirito Santo di Torre Annunziata per il suo ultimo viaggio benedetto dall’Arcivescovo di Napoli Sua Eminenza don Mimmo Battaglia.
La pur grande Chiesa è sembrata davvero piccola per l’enorme afflusso di popolo che si è accalcato anche fuori sul corso pur di dare l’estremo saluto a chi non meritava un destino così amaro e crudele. All’uscita un canto di Alleluja ha fatto accapponare la pelle a tutti i presenti, poi ha fatto seguito un lacrimoso applauso che sapeva tanto di rabbia.
Prima di arrivare a Torre Annunziata la salma dello sfortunato commerciante si è recata a Boscoreale per un ultimo saluto nei pressi della sua pescheria, accolta dalle note di “Sta passando novembre” di Eros Ramazzotti: “È per te – Questo bacio nel vento – Te lo manderò lì – Con almeno altri cento. – È per te – Forse non sarà molto – La tua storia lo so – Meritava più ascolto”. In strada lo stendardo del comune di Boscoreale, che ha proclamato il lutto cittadino e tante persone per un lungo applauso e una ferma richiesta di giustizia.
Prima dell’inizio della celebrazione del rito funebre don Mimmo Battaglia ha pregato vicino la bara ed ha salutato i familiari prima di celebrare il rito funebre.
Dopo aver ricordato Maurizio Cerrato, l’arcivescovo di Napoli ha esordito parlando di un altro “delitto atroce e assurdo”.
Nel corso dell’omelia mons. Battaglia ha esortato l’intera comunità a reagire: “Il pianto aiuti a mettere da parte la diffidenza e la rassegnazione. È arrivato il momento che la parte buona si faccia sentire”. Ha poi aggiunto: “Ancora troppi silenzi di fronte a questa morte, è necessario che la città si svegli. A chi ha commesso questo dolore non possiamo offrire la nostra resa”.
E rivolgendosi ai killer di Antonio Morione ha intimato: “Il vero coraggio non è la fuga ma la consegna alla giustizia”, ed ha concluso: “Dobbiamo impegnarci tutti affinché la morte di Antonio non cada nell’oblio. Antonio, aiutaci a trovare coraggio affinché possiamo stare sempre in piedi”.
Serata oscura per tanti cuori, che di certo anelano ad una vita diversa, senza tanto male che attanaglia le nostre vite da troppi valutate meno che niente… addio Antonio.
Ernesto Limito