Finale dell’Australian Open. Stai giocando contro Medvedev, sei sotto due set a zero e ti ritrovi a dover salvare ben tre palle break. Come vincerla? Per informazioni chiedere a Rafa Nadal, che ci lascia a bocca aperta portandosi a casa il primo slam dell’anno.

Rafa conquista Melbourne e non solo l’Australian Open: non lo si vedeva in campo da agosto, quando a Washington perdeva inaspettatamente, e sarebbe stato opportuno “scaldarsi” con uno dei 250 della serie estiva australiana. A Melbourne Rafa vince anche il torneo meno importante, che comunque gli consegna punti: contro Cressy in finale torna alla vittoria.




Arriva all’Australian Open, testa di serie numero 6, tutti hanno paura di giocare contro di lui, perché è ovvio, si chiama Rafa Nadal, ma in pochi lo danno per favorito. Eppure quei cosiddetti folli ci avevano visto giusto.

Ma facciamo un passo indietro. Il maiorchino gioca il suo primo turno contro Giron, battuto, anzi, schiacciato 6-1 6-4 6-2. Nadal è tornato? No, è ancora troppo presto.

Batte Hanfmann al secondo turno, poi eccolo chiamato ad una prova un po’ più complicata: terzo turno contro Khachanov, ma Rafa non si scompone, tutto funziona bene e il russo in quattro set viene fatto fuori. Nadal cede il primo set del suo Australian Open, ma comincia a piacere sempre di più.



Nel quarto turno in 3 set elimina anche Mannarino, dando vita al tiebreak più lungo di questo Australian Open, con una durata di 30 punti, vinto 16-14 da Rafa. Ma per molti è ancora troppo poco: l’era Nadal non è destinata a continuare.

Ma ecco la prova del nove: arriva Shapovalov e il maiorchino parte subito con il vento in poppa, portandosi avanti di due set per poi complicarsi la vita e trascinarsi al quinto set, dove poi vincerà 6-3. Ed è semifinale.

In semifinale gioca contro il nostro Matteo Berrettini, che tristemente saluta Melbourne fra gli applausi degli italiani: Nadal gioca una gran partita e vince in quattro set. Nadal è in finale, ma c’è ancora scetticismo.

In finale c’è Daniil Medvedev, che apre al meglio il suo match vincendo 6-2 il primo set. Nadal prova a rispondere, ma al tiebreak il russo fa due set a zero e la finale sembra ormai indirizzata verso di lui. Ancora di più quando sul 3-2 si ritrova tre palle break. Nessuno in quel momento credeva che sarebbe stata quella la svolta della gara.



Nadal le salva tutte e vince il game, poi soffre e si porta a casa il terzo set per 6-4. Stesso risultato nel quarto set, con Medvedev che si mangia le mani e diventa sempre più nervoso. Nel quinto set vediamo una visibile stanchezza da parte di entrambi, Nadal al primo tentativo di servizio per il set sbaglia, ma poi la seconda volta no. Lui non le sbaglia e con il quinto set vinto 7-5, per la 21° volta banchetta con gli dei del tennis.

E’ storia: lasciando perdere tutto ciò che aveva alle spalle, mesi infernali e il rischio di non partecipare che incombeva solamente a inizio dicembre, Nadal si porta a quota 21 slam vinti e ora si siede sul trono del re del tennis, almeno momentaneamente, mentre Djokovic e Federer restano a 20.

Non si sa se questa vittoria sia l’inizio di un nuovo capitolo per Nadal, non si sa se lo vedremo vincere qualche altro slam, ma con questo torneo ci ha dimostrato che se gioca ancora è perché ce la fa. Ce la ha fatta. Ancora una volta Rafa non sbaglia.

Giuseppe Garofalo



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